Striscione e cori dalla Fiesole per Biraghi, che ringrazia e ribadisce l’unione con i fiorentini
“Uomo e capitano, Biraghi uno di noi”. Primo dei quattro minuti di recupero del primo tempo di Fiorentina-Bologna: lo striscione appare nel bel mezzo della Curva Fiesole (in precedenza ce n’era stato un altro: “Grazie all’esercito… di volontari!”, mentre dall’altra parte i sostenitori bolognesi avevano esibito: “Vicini al popolo toscano. Mai arrendersi”). Grande, lungo, accompagnato dal coro “Cristiano Biraghi” e dagli applausi di tutto lo stadio che riconosce la grandezza del gesto compiuto la scorsa settimana dal numero 3 viola, stivali ai piedi e pala in mano ad aiutare le persone nelle zone alluvionate. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
CUORE DI CAPITANO. Arriva l’intervallo: Biraghi si avvicina alle scalette che portano al tunnel e lo striscione è sempre lì, con il coro che si ripete. Il difensore alza le mani in segno di riconoscenza mentre esce dal campo: un attimo breve ma intensissimo. «Ringrazio i tifosi, ringrazio la Curva Fiesole e tutto il “Franchi”. Non mi piace parlare di queste cose per carattere, ma mi sento ormai adottato da questo popolo e ho semplicemente dato una mano. Mi sembrava il minimo da fare per la nostra terra». Quel cuore che poi lui e la squadra viola per tutta altra cosa hanno messo in campo ieri pomeriggio per battere il Bologna e prendersi tre punti che rilanciano la Fiorentina in classifica.
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Redazione LaViola.it