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Editoriali

Bilancio, investimenti e ‘presenza’: i Della Valle e la ri-partenza con Firenze. Giovani, bei risultati… e qualche ‘nuovo Chiesa’?

Della Valle

Senza Chiesa, Badelj e gli altri cinque Nazionali, la Fiorentina continua la preparazione verso la sfida di sabato con il Crotone. Una settimana particolare, visti i tempi ristretti per chi è impegnato in selezione e poi dovrebbe scendere in campo in campionato. Badelj, ad esempio, rischia di essere in gruppo non prima di venerdì, e anche per i vari Chiesa, Milenkovic e Dabo (potrebbe giocare vista la squalifica di Benassi), oltre a Gil Dias, poco tempo per preparare una sfida delicata ed importante.

Già, perché il rientro dopo la sosta non è mai facile e scontato (vedi le fatiche dopo le vacanze invernali, o la ripresa di novembre con l’1-1 a Ferrara con la Spal), e perché dopo 3 vittorie di fila la Fiorentina si prepara ad un aprile che potrà dire molto sul percorso viola nel finale di stagione. Speranze e obiettivi: il primo ostacolo è il Crotone che ha vinto una partita nelle ultime sette, ed è ora terz’ultimo. Due settimane fa, però, la squadra di Zenga ha fermato a sorpresa la Samp a Marassi (rotondo 4-1), quindi guai a considerare facile l’appuntamento con i calabresi, che per di più si giocheranno molto al Franchi in chiave salvezza (quasi tutte le rivali affrontano le prime della classe).

Fuori dal campo, invece, si attendono novità dalla proprietà. Firenze aspetta dichiarazioni e chiarezza sui programmi futuri, dopo il riavvicinamento delle ultime settimane. Intanto, Andrea Della Valle potrebbe tornare nel weekend per stare vicino alla squadra. Come ‘capo famiglia’, è sempre stato vicino al gruppo e a Pioli dalla tragedia di Astori, dando sostegno e forza. Componenti che hanno contribuito alla reazione di onore e orgoglio della squadra. Tornare a Firenze prima del Crotone, magari in occasione del consueto precetto pasquale potrebbe segnare un’altra tappa importante nel riavvicinamento dei Della Valle a Firenze.

E poi ci sono gli investimenti. Il futuro. Perché il cda ha sancito l’utile di 37 milioni nel 2017, soldi che nella gestione manageriale potranno andare nelle operazioni di rafforzamento di una squadra che, per bocca dei diretti interessati, punterà a lottare sempre con più convinzione all’Europa League. Come faceva negli anni scorsi, insomma. Investimenti di mercato (con anche aumento del monte ingaggi) e nelle strutture, perché se il discorso stadio va avanti senza grosse novità (tra ricorsi e progetti da completare), sul fronte centro sportivo giovanile si attendono aggiornamenti entro l’estate. Un progetto da almeno 20 milioni di euro, trattative che vanno avanti per la nuova ‘casa’ dei giovani viola. Più di 10 campi da calcio, palestra, piscina, strutture all’avanguardia e foresteria per i ragazzi. Sarà una struttura di proprietà per la Fiorentina, un’opera immobile tangibile per la società. Che alla lunga potrà fare la differenza.

Giovani assoluti protagonisti, poi, anche al Torneo di Viareggio. La finale centrata (mercoledì contro l’Inter) dopo il netto 4-1 alla Juve, certifica un lavoro di programmazione e allestimento delle squadre giovanili ben portato avanti dalla società. Singoli e gruppo, la crescita dei ragazzi di Bigica è evidente e si traduce sul campo. Nel nuovo campionato di Primavera 1 (molto più competitivo rispetto agli anni scorsi) la Fiorentina ora lotta per il vertice, e ha messo in mostra piccoli talenti che si stanno confermando nel Torneo di Viareggio. Gori, Diakhate, Sottil su tutti, ma anche Ranieri, Lakti, Valencic, Meli, Maganjic, tra chi è più pronto (e ha già fatto allenamenti e ritiri estivi con i grandi) e chi ancora viaggia un po’ a sprazzi. Senza dimenticare Cerofolini, assente al Viareggio perché impegnato in Nazionale, al pari di Hristov.

Ci sarà, tra di loro, un ‘nuovo Chiesa’? La vera vittoria sarà, in fondo, proprio questa, ovvero formare qualche ragazzo da poter aggregare alla Prima Squadra in pianta stabile nel giro di qualche anno. I successi del campo, a livello giovanile, servono soprattutto ad allargare il bagaglio d’esperienza dei singoli, oltre a dare comunque prestigio al lavoro societario.
Folto, oltre ai Primavera, il gruppo di giovani che punta ad avere una chance in ottica Moena 2018: Castrovilli, Venuti, Graiciar, Vlahovic, più Diks. Tanti ragazzi di prospettiva, tra poco sarà tempo di scelte. Nella speranza di poter ‘tirar fuori’ qualche campioncino.

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