L’ex tecnico della Fiorentina Primavera parla del suo addio: “È un arrivederci. La mia strada e quella della società viola si rincroceranno”
L’ex tecnico della Primavera Emiliano Bigica ha parlato a Lady Radio della fine della sua esperienza in viola e delle prestazioni della prima squadra: “Con la Fiorentina è sicuramente un arrivederci. Devo molto a questa squadra, alla vecchia e alla nuova proprietà e sono convinto che la mia strada e quella della Fiorentina si rincroceranno”.
FINALE COPPA ITALIA. “Sicuramente mi brucia molto non averla potuta giocare ma diversamente non si poteva fare. Prima dell’inizio della nuova stagione verrà giocata e faccio il tifo per miei ex ragazzi, sperando che possano gioire come l’anno scorso”.
PRIMA SQUADRA. “È una stagione strana e questo benedetto coronavirus ha stravolto le cose. C’è chi prima della sospensione stava facendo molto bene, trovandosi in situazioni poco felici alla ripresa: per me tra queste c’è la Fiorentina, che ora deve stringere i denti per un ultimo sforzo: è attesa da due partite complicate come Lecce e Torino che sono da affrontare come due finali. Soprattutto quella di stasera, permetterebbe una distanza tale per poter finire con tranquillità”.
VLAHOVIC. “I numeri sono dalla sua parte. Per un attaccante del 2000, in un campionato difficile come quello italiano, un bottino di 8 gol tra campionato e Coppa è di tutto riguardo. Mancano alcune partite e lui deve puntare ad alzare l’asticella perché è nelle sue corde. Se riesce a segnare due-tre gol da qui a fine stagione crescerebbero fiducia, autostima e fiducia di mercato. La Fiorentina, oltre a un potenziale tra le mani, avrebbe un giocatore sul quale ripartire già dall’anno prossimo. Se si accontenta non è sulla strada giusta: deve chiedere di più a se stesso”.
CHIESA. “Lui ha bruciato le tappe e ha già tanta esperienza in A. Sta attraversando un periodo di appannamento, ma le voci non penso che lo disturbino. Anzi, spero che lo abbiano aiutato a spronarsi e che possa, insieme ai compagni, tirare fuori la squadra da questa posizione difficile”.
SOTTIL. “Io l’ho avuto un anno. Anche lui è un giovane dotato di grande potenziale, perché giocatori con quello strappo e quella capacità nell’uno contro uno non se ne trovano molti. Lui dovrebbe approfittare di questa situazione, nella quale si gioca ogni tre giorni e cercare di dare il massimo anche se gli vengono concessi pochi minuti. Deve capire che può tornare utile alla Fiorentina ma deve farlo lasciando da parte il proprio ego e dando tutto per la squadra”.
GIOVANI. “Chi mi ha impressionato più in Primavera quest’anno? Non voglio fare nomi perché rischierei di dimenticare qualcuno. Dalle Mura è un ragazzo del 2002 che sono convinto farà strada perché ha fame e l’umiltà giusta per farla. Ha già esperienza internazionale visto che è sempre stato convocato sin dall’Under 15. Di altri, che ho allenato quest’anno, non mi viene in mente nessuno, serve lo step perché passino dalla Primavera ai grandi, e questo, l’aspetto mentale, è la cosa principale e non è affatto scontato”.

Di
Redazione LaViola.it