Il tecnico della Primavera ha parlato a margine della vittoria in Coppa Italia contro il Genoa
Emiliano Bigica, tecnico della Fiorentina Primavera, ha parlato così ai microfoni dei media presenti (tra cui LaViola.it) dopo la vittoria in rimonta in Coppa Italia contro il Genoa: “Siamo i campioni uscenti e l’ho sottolineato ai miei giocatori che sono stati encomiabili ed hanno fatto una partita incredibile. Quando c’è stato da soffrire non si sono mai disuniti, quando abbiamo segnato nei minuti di recupero sentivo che l’inerzia della gara fosse dalla nostra parte. Con la Primavera bisogna scindere la prestazione dal risultato, finalmente stiamo venendo ripagati degli sforzi fatti e i risultati stanno arrivando”.
“Tanta Prima Squadra a vederci? Fa piacere, anche loro fino a qualche anno fa erano con noi, qualcuno ancora ci può giocare. Abbiamo regalato una gioia anche a loro, ora ci aspetta l’ultimo sforzo a Roma con la Lazio per poi staccare e goderci questo Natale”.
“Due cambi decisivi? Mi gratifica che chi ha giocato e non giocava da tanto si è dato da fare, chi è entrato si è fatto trovare pronto. C’è energia positiva, siamo stati bravi a crearla senza farci distogliere dal momento, dagli articoli dei siti e dei giornali. E’ un momento di crescita sia per me che per i ragazzi, ci sarà utile”.
“Ci tenevo solo a fare una grandissima prestazione oggi, visto che c’era il rischio che potessimo snobbare un po’ la Coppa Italia perché al momento inevitabilmente la nostra priorità è il campionato. Ai ragazzi avevo chiesto una partita sporca e cattiva, sapevamo che di là avevamo una squadra difficile da affrontare. Mi ha ripagato un ragazzo come Gelli, che ha fatto la differenza con la sua struttura fisica. Così come Spalluto, non giocava da 2-3 anni”.
“Vlahovic? Lui è molto legato alla Primavera: è lì perché ha fatto bene con noi. Come Montiel, ha capito che essere determinanti con la Primavera può permettere di essere presi ancor più in considerazione con la Prima Squadra. Hanno sempre chiamato loro per venire a giocare con noi quando sapevano di non essere impiegati con la Prima Squadra”.
“Spalluto? Samuele è un ragazzo che va preso come esempio positivo. Ha fatto due anni senza mai vedere il campo, però si è sempre allenato ed è sempre stato rispettoso. Sente questa maglia come una seconda pelle. Ha avuto la possibilità di giocare e sta ripagando la fiducia che gli ho dato. Sono molto felice per lui. Spero che gli altri miei giocatori abbiano quell’umiltà necessaria per imparare da lui”.
Di
Mattia Zupo