Il mister della Primavera: “Nonostante la superiorità numerica affrontavamo un avversario in salute e prendo per buono questo pareggio”
Queste le parole di mister Emiliano Bigica a margine del pareggio rimediato oggi in Campionato con i pari età della Roma, riportate dal media ufficiale gigliato: “Stesso risultato che contro la Juve? Era una partita difficile, diventata difficilissima dopo il nostro approccio sbagliato. Siamo stati bravi a rimetterla e a sfruttare bene la superiorità numerica nel primo tempo. Nel secondo tempo siamo stati più lenti nel trovare la superiorità sugli esterni e nella zona di rifinitura. Di fronte però avevamo una squadra in salute, che mi è piaciuta molto. Anche se abbiamo giocato gran parte della partita in superiorità numerica questo 2-2 me lo prendo per buono. Certo, se avesse dato seguito all’ipotetica vittoria con la Juve sarebbe stato un grandissimo risultato. Quella che mi è rimasta più indigesta è la partita con la Juve”.
“In questo aprile abbiamo fatto una finale di Coppa Italia, l’altra pretendente alla Coppa su tre partite ne ha perse due. Noi ne abbiamo pareggiate tre ma contro avversari di tutto rispetto, contro avversari che hanno ancora qualcosa da chiedere al campionato. Manteniamo il nostro terzo posto in classifica e ci prepariamo alla partita di domenica col Genoa che chiuderà questo ciclo terribile di partite ravvicinate, dove comunque ho visto una squadra che non molla, che capisce i momenti della gara e onora questa maglia con passione.
“Squadra stanca? Probabilmente siamo stati un po’ meno reattivi del solito oggi. Nell’ultimo periodo abbiamo giocato di più del nostro avversario, in più oggi è il primo caldo. Secondo tempo nervoso? Siamo stati un po’ fallosi, però abbiamo avuto delle situazioni importanti. E’ mancata lucidità nelle scelte. Beloko? Mi ha emozionato vederlo entrare in campo l’altra sera. Spero che per lui sia un’iniezione di fiducia, per migliorarsi ancora ed essere pronto per il calcio dei grandi”.
“Simic? Per caratteristiche è il giocatore che più assomiglia a Montiel, la mia scelta è ricaduta su di lui perché avevo bisogno di un uomo tra le linee e lui l’ha fatto abbastanza bene. Stava a chi era in possesso di palla trovarlo nel modo e nei giusti tempi. L’ho tolto perché aveva giocato poco e avevo bisogno di qualcuno che mi desse vigore e corsa in mezzo al campo nelle due fasi. Devo dire che la sua prova è stata positiva”.
Di
Redazione LaViola.it