Il grande ex Fiorentina parla della squadra di oggi: “Castrovilli fortissimo, Chiesa deve segnare di più. E serve un uomo assist”. E sul Coronavirus in Argentina…
Daniel Bertoni, grande ex viola, parla così al Corriere dello Sport: «Sono chiuso in casa, da solo, perché stare isolati è l’unica difesa che abbiamo contro il Covid19. Anche in Argentina come in Italia funziona così. Quando ne ho bisogno, mi consegnano la spesa a casa ma è un momento difficile e triste perché nel frattempo è morta anche mia mamma che stava male da tempo ed è scomparsa per altre cause, ma comunque non sono riuscito a salutarla e starle vicino come avrei voluto».
SUI VIOLA. «Non ci dobbiamo mai dimenticare che Salah, uno dei talenti più forti calcio europeo, ha giocato in viola. Dobbiamo pensare in grande perché maggior numero di giocatori forti hai in rosa e più la gente va allo stadio per vedere le partite».
CONSIGLI PER LA FIORENTINA. «Consiglierei di prendere l’attaccante Lucas Alario del Bayer Leverkusen che risolverebbe il problema del gol visto che segna parecchio. E per la difesa il paraguaiano Robert Rojas, detto “El Sicario”, del River Plate classe ‘96».
GIOVANI VIOLA. Chi le piace della squadra attuale? «Castrovilli è fortissimo, soprattutto all’inizio era imprendibile». E Chiesa? «Federico è straordinario e deve solo segnare di più, ma nella Fiorentina manca anche un giocatore-assist. Gli attaccanti viola muoiono di “fame” perché non c’è nessuno che serva loro dei palloni. Hanno bisogno di un centrocampista regista che lo faccia. Finché Ribery non si è infortunato il problema si sentiva meno».
CHIESA-RIBERY. Bella coppia? «Sì certamente, ma il mio sogno sarebbe stato quello di vedere Chiesa, Ribery e Lautaro Martinez insieme in viola».
IACHINI. «É un grintoso, simile a Serse Cosmi come atteggiamento. Però nei club contano i giocatori per puntare in alto. Non è fondamentale l’allenatore, ma la squadra a disposizione. Se voglio avere una bella villa devo avere dei bei mobili. È come un direttore d’orchestra che per fare musica di qualità, deve avere grandi musicisti. Almeno la colonna vertebrale ci deve essere».
SERIE A. «Di solito guardo le partite della Fiorentina, del Napoli e a volte dell’Udinese che ha giocatori argentini. Adesso però non serve avere fretta, e se non c’è sicurezza meglio aspettare, dare priorità alla salute di tutti e dei giocatori. E poi ci saranno le porte chiuse, i tifosi non potranno incitare i giocatori. Il calcio è diverso da tutto questo».
