
DISPIACIUTO (un eufemismo) per aver saltato anche la convocazione in nazionale. Ma Federico Bernardeschi sa anche bene che infortuni fastidiosi come il suo (trauma alla caviglia sinistra) non devono essere trascurati, soprattutto perché è stato fondamentalmente il dolore a ‘consigliare’ giocatore e staff medico a scegliere di stare ai box.
UNA PAUSA necessaria per evitare un impiego a rischio: giocare infatti con le infiltrazioni non sempre aiuta e poteva essere dannoso. Qualcuno aveva ipotizzato, dopo l’esclusione di Crotone, che potesse invece essere disponibile per la nazionale. Invece anche i medici azzurri hanno proferito, dopo la visita di routine, rimandare Bernardeschi a casa.
LA SQUADRA è tornata ad allenarsi venerdì ma lui ha continuato a svlgere le normali terapie che già aveva iniziato subito dopo lo stop. C’è ancora una settimana per provare a recuperare ed essere a disposizione di Pauolo Sousa per la ripresa del campionato, quando la Fiorentina al ‘Franchi’ affronterà il Bologna. Bernardeschi vuole esseri e la progonosi potrebbe essere favorevole, ma molto dipenderà da quando potrà tornare ad allenarsi in gruppo senza, tra l’altro, accusare il dolore alla caviglia. Lui vuole esserci per partecipare attivamente alla possibile ricorsa europea che passa, inevitabilmente, da una vittoria contro la squadra di Donadoni.

Di
Redazione LaViola.it