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Bernardeschi parla già da leader: “Basta, non possiamo più partire così male”

PAROLE e atteggiamento da leader per Federico Bernardeschi. La fascia da capitano indossata dopo l’uscita di Tomovic è la fotografia della serata dell’Olimpico, quella bella. Un prodotto del settore giovanile che gioca da protagonista indossando i gradi di capitano: una immagine significativa, che contrasta con la sconfitta patita sul campo da una Fiorentina dai due volti. Di nuovo impalpabile nel primo tempo, quando la Lazio ha imposto gioco ed idee. E sono arrivati due gol che hanno messo di nuovo in salita il percorso della squadra di Paulo Sousa. Poi la ripresa, giocata con autorità. E con Bernardeschi grande protagonista con la faccia al braccio: dribling, tocchi mancini e anche sacrificio. Bernardeschi all’Olimpico è stato il migliore, ma non è bastato. «La reazione nel secondo tempo c’è stata, ma non possiamo sempre partire sotto e poi pensare di ottenere una reazione – attacca Berna nel post-partita -. Dobbiamo parlare fra di noi e capire. In campo non ho visto nervosismo, ma soltanto voglia di rivalsa, di rimettere in discussione il risultato e di cercare di portare a casa dei punti. Il secondo tempo della Fiorentina è stato di grandissimo livello. Peccato per il primo. Dispiace a tutti per i risultati che in questo momento non stanno arrivando. La fascia da capitano? Ringrazio Sousa e i miei compagni: tutto questo mi riempie di orgoglio».

TIRA un respiro Bernardeschi e poi riparte, incalzato dalle domande. Questo senso di smarrimento iniziale di alcuni giocatori è forse dovuto alle voci di mercato? «Non ci sono malumori dovuti al mercato, semplicemente dobbiamo lavorare per affrontare meglio i primi tempi. Non si può sempre iniziare male. Non penso che sia un problema grosso da risolvere. Anzi. Tutto questo comunque ci dà uno stimolo per migliorare». Prima il ko nel recupero con il Genoa, poi lo stop con la Lazio. La Fiorentina nel giro di quattro giorni ha visto allontanarsi la zona Europa League.

GIOVEDÌ si torna al ‘Franchi’ per l’ultima partita del 2016 contro un Napoli davvero in forma. Per conferme chiedere a Cagliari e Torino, sommerse da due pokerissimi nelle ultime due giornate. Arriverà lo spauracchio Mertens: 7 gol nelle ultime due uscite. «Non ci saranno contraccolpi dopo questa sconfitta, in casa giovedì contro il Napoli dobbiamo metterci qualcosa in più – chiarisce Bernardeschi -, proprio perchè giocheremo davanti ai nostri tifosi. Non sbagliamo mai la partita dal punto di vista dell’atteggiamento e della determinazione, ma il carattere dobbiamo tirarlo fuori prima, fin da subito. Così ci divertiremo ed i risultati arriveranno».

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