Il talento della Fiorentina Federico Bernardeschi ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale della UEFA. Ecco le sue parole:
Sei nato a Carrara, sei toscano, cosa significa la Fiorentina per un toscano come te?
Bernardeschi: Beh, sicuramente è la squadra più rappresentativa della Toscana e perciò farne parte è sicuramente un orgoglio e un privilegio. La Fiorentina è una società di grande valore. Sono tanti anni che sono qui e sono legato in modo importante a questa città e a questa società.
Ma tifi anche Carrarese…
Bernardeschi: Beh si, la squadra della propria città si tifa sempre. Io sono molto legato alla mia città – è una bellissima cittadina – perciò spero sempre che si faccia valere anche nel calcio.
Che sensazioni ti dà giocare allo stadio Artemio Franchi?
Bernardeschi: Beh sicuramente è una grandissima emozione, un grandissimo privilegio e ogni volta che scendi in campo, c’è sempre quell’emozione che ti accompagna.
Qui hai segnato il tuo primo gol, in Europa League…
Bernardeschi: Sì, era in Europa League ed è stato un bellissimo gol e anche una bella vittoria, se non ricordo male… contro il Guingamp. E’ stata, sicuramente un’emozione forte perchè comunque segnare davanti al proprio pubblico non è mai una cosa normale. E’ stato davvero bello.
Giochi con il numero 10. Alla Fiorentina ce ne sono stati di importanti: Rui Costa, Roberto Baggio. Ti ispiravi a qualcuno di loro?
Bernardeschi: Ma no, io credo che ogni calciatore debba fare la sua strada. Questi sono campioni e resteranno fuoriclasse per sempre, per quello che hanno dato e quello che hanno trasmesso al calcio. Però, credo che ogni calciatore faccia la sua strada, faccia il suo percorso. Poi, ovviamente certo, essere accostati a nomi del genere è un onore.
Un altro famoso numero 10 italiano ha festeggiato recentemente il suo 40esimo compleanno…
Bernardeschi: Beh di lui, che dire. Francesco Totti è una leggenda. Per noi, per me che sono un ragazzo italiano e che comunque sono cresciuto un pò con il mito di Totti…vederlo ancora fare quelle giocate è una cosa veramente magnifica. Lui col pallone c’è nato e ci morirà. Sono cose che ha dentro e nessuno ci può arrivare.
É anche un giocatore che è stato nella stessa squadra per tutta la sua carriera. Ti fa pensare di fare altrettanto?
Bernardeschi: Beh, un pensierino si, ce l’ho fatto. Poi vedremo come andranno le cose.
Di
Redazione LaViola.it