Bernardeschi-Fiorentina, scontro finale. Le parole di Cognigni, asta aperta

‘Scontro finale’, titola Repubblica su Bernardeschi. Aveva detto Mino Raiola, agente di Donnarumma: «Abbiamo rotto col Milan quando hanno minacciato di tenerlo in tribuna se non rinnovava». Poco dopo ha parlato Mario Cognigni, il super presidente esecutivo della Fiorentina, parlando di Bernardeschi. «A due anni dalla scadenza o rinnova, o lo vendiamo, o lo teniamo in panchina». Una battuta? Una barzelletta? No, diciamo che, forse non volendo, il super presidente ha ammesso che venderanno Bernardeschi e ha senza volere anche abbassato il prezzo.

Addio Bernardeschi, quasi certamente. E anche se tutti hanno capito, e tanti non vedono l’ora di incassare i fantastilioni di Juve o Inter, prosegue il teatrino, fatto di firme che non arrivano, di tribune minacciate e via dicendo. Un giochetto noioso, e c’è perfino chi scopre che i procuratori spesso contano più delle società, come se fosse una notizia. Comunque questa è una storia destinata a durare ancora un po’. Corvino ha l’ordine di andare avanti con l’asta per incassare quanto più possibile. La Fiorentina ufficialmente nega, ufficiosamente no.