Rassegna Stampa

Bernardeschi-Dybala, la grande notte dei numeri 10

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Diciotto punti e qualche campione di differenza separano Fiorentina e Juventus, che stasera come da contratto si prenderanno a morsi nella consueta rumba senza tenere in considerazione le distanze in classifica.

Bernardeschi e Dybala sono i fuoriclasse in vetrina, in effetti la Juve potrebbe tirare perfino a sorte un altro simbolo da esporre fra i molti posseduti, compresa quelli in panchina, questo per dire che sulla carta la distanza sembra troppo netta per immaginarsi una partita equilibrata.

Eppure pochissime cose sono incerte nel calcio come il risultato di Fiorentina-Juventus, sebbene sotto la gestione Della Valle sia stato stabilito il record di risultati negativi contro i bianconeri (solo 3 vittorie, 12 pareggi, 14 sconfitte).

La Fiorentina non gioca in campionato da 20 giorni e riemerge dal 3-3 contro il Napoli che ha messo in mostra – ancora una volta a tratti – eccellenze parziali senza il soffio magico visto all’inizio dell’esperienza con Sousa. La mancanza di continuità è la fragilità irrisolta della squadra viola, che anche a proposito di motivazioni ha viaggiato abbastanza a strappi.

L’offertona cinese per Kalinic è un’altra incognita che volteggia sulla stabilità viola da almeno tre settimane, fatto sta che l’ipervalutato Nikola (la Fiorentina ha stabilito una clausola da 50 milioni e non intende apparentemente mollare di mezzo euro) è sempre la prima scelta di Sousa.

Di Bernardeschi si è detto (11 gol stagionali per lui, coppe comprese), mentre la Juve si presenta a Firenze con il dubbio Chiellini (febbre) e una difesa che potrebbe schierarsi a 3 anche per l’assenza di Lichtsteiner.

Una soluzione utilizzata in Champions contro la Dinamo Zagabria e in campionato contro il Genoa, una delle tre sconfitte bianconere in stagione, prima del passaggio stabile alla linea a quattro.

Dettagli forse all’interno di un bolide che viaggia senza scosse e che davanti – tanto per capirsi – ha due signori che si chiamano Dybala-Higuain. Sousa e Allegri non vivono un periodo serenissimo, il primo sta preparando il lungo addio alla Fiorentina (per il prossimo anno i nomi in pole sono Di Francesco a Giampaolo) e anche Allegri ha attraversato qualche turbolenza contrattuale.

Entrambi gli allenatori hanno rivendicato la volontà di comandare il gioco attraverso l’intensità e la tecnica, resta il fatto che i viola hanno vinto solo una volta, ai danni della Roma, contro le otto squadre che la precedono in classifica.

Per il resto quattro sconfitte e tre pareggi. La Fiorentina ha una difesa che poche garanzie offre ultimamente a Tatarusanu (17 gol presi nelle ultime 9 partite) e di fronte stasera si troverà un attacco che modestamente ha segnato 39 gol.

Tutto scontato quindi? Proprio no: si gioca Fiorentina-Juventus e l’unica certezza è l’orario d’inizio.

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