Ieri sera, dopo un primo tempo in cui il Napoli ha dato dimostrazione di grande qualità, la Fiorentina sicuramente nella ripresa ha dimostrato grande carattere segnando ben tre reti ai partenopei e ribaltando il match. Sugli scudi Bernardeschi, Chiesa e il resuscitato Zarate, sempre più uomo-differenza entrando dalla panchina, ma purtroppo si segnalano ancora molte ombre e lacune in fase difensiva.
Ancora una volta il reparto arretrato ha compiuto passi indietro e si è dimostrato decisamente rivedibile. Fino a poche giornate fa (alla 13a) la Viola aveva la miglior difesa del campionato appena dietro alla Juve di Allegri mentre dopo la gara di ieri improvvisamente è scivolata all’11a posizione prendendo in 5 gare tante reti (12) quante quelle che aveva subito nelle prime 13.
La gara di ieri è sintomo di tutto questo. Tomovic e Salcedo (che comunque deve crescere ancora ed è adattato nel ruolo di terzino) ieri hanno commesso errori molto gravi ed ingenui, Astori leader ormai di questa retroguardia appare leggermente in calo anche fisiologicamente. Sulla sinistra Milic e Maxi pur avendo caratteristiche diverse non hanno fin ora dimostrato troppe garanzie portando un impoverimento tecnico da quella parte dopo la partenza in estate di Alonso e Pasqual.
Infine anche il capitano Gonzalo Rodriguez, che sembra sempre più lontano da Firenze e in netto calo dalla passata stagione. Sicuramente appare chiaro che la società debba intervenire forzatamente per invertire il trend e per evitare troppi “autogol” che stanno costando cari ad una Fiorentina che certamente non se li può permettere. Sopratutto dopo sforzi come quelli proposti contro gli uomini di Sarri.
Di
Gianmarco Romano