L’infelice posizione in classifica e l’eliminazione da entrambe le coppe, condite dalle incolori prestazioni della squadra viola, fanno sì che nei tre mesi che ci separano dalla fine del campionato gli argomenti di chi segue la Fiorentina vireranno sempre di più sul futuro e su chi ne farà parte piuttosto che sul calcio giocato.
Sarà un estate sicuramente bollente per Firenze e, soprattutto, per il dg Corvino, chiamato ad una rivoluzione per dare il via al nuovo ciclo che, senza dubbio, porterà a molti affari in entrata e in uscita. E se a gennaio i viola sono riusciti a non privarsi di pezzi pregiati come Borja Valero e soprattutto Nikola Kalinic, per i quali era forte l’interesse proveniente dall’Oriente, lo stesso discorso potrebbe non valere per la sessione estiva. A gennaio prima, e negli ultimi giorni di febbraio poi, l’attaccante ha detto di no alla ricca offerta del Tianjin di Cannavaro. Probabile però che a giugno possa lasciare Firenze, magari con direzione Premier League, per una cifra anche inferiore ai 50 mln della clausola. Soldi che poi potrebbero essere reinvestiti nel mercato.
Un altro giocatore che sarà sicuramente nel mirino di molti club italiani e non è Federico Bernardeschi. Se già lo scorso anno aveva attirato su di sé molta attenzione, quella corrente, nonostante le difficoltà della squadra, è stata la stagione della conferma per il 10 viola. Dopo un inizio difficoltoso, giocato per lo più fuori ruolo, il carrarese ha messo a segno 13 reti diventando un elemento fondamentale per la squadra di Sousa. Una delle squadre maggiormente interessate al giocatore è senza dubbio l’Inter. Nelle ultime ore è circolata la voce di un accordo già raggiunto tra la Fiorentina e i nerazzurri per Bernardeschi sulla base di 40 mln. Repentina la smentita del club viola. La verità è che nessuna offerta è ancora pervenuta. Tantomeno è stata accettata.
Il gruppo Suning, proprietario del club milanese, vorrebbe fare del gioiello viola uno degli elementi fondamentali del processo di italianizzazione della squadra. Stesso processo che però sta portando avanti anche la Fiorentina, come più volte ricordato dalla dirigenza e confermato dagli arrivi di Sportiello e Saponara nel corso dell’ultima finestra di mercato. Come si comporterà quindi la società viola di fronte alle grandi offerte che arriveranno in estate? Insieme a questi ai due elementi già citati, e ovviamente a Federico Chiesa, Bernardeschi potrebbe (e dovrebbe) essere uno dei perni del nuovo ciclo e della Fiorentina del futuro. La bandiera che Firenze aspetta da tanto tempo. Sarà quindi la ‘stella’ da cui ripartire o la vittima sacrificale sull’altare del mercato? In estate sicuramente lo scopriremo.
E se sarà importante capire quali giocatori arriveranno o partiranno da Firenze, altrettanto importante sarà scoprire chi li guiderà. Se fino a inizio settimana il nome più papabile per la successione di Sousa sembrava quello del tecnico della Samp Marco Giampaolo, da ieri le cose sono decisamente cambiate. Nella rosa dei papabili, quello del tecnico nato a Bellinzona sembrava il nome preferito anche dalla maggioranza degli oltre 8 mila utenti che hanno partecipato al nostro sondaggio. Tuttavia Giampaolo ha confermato in un’intervista a Sky Sport di essere pronto al rinnovo con i blucerchiati. In quel caso potrebbe rimanere un’opzione per i viola qualora venisse inserita nel contratto una clausola di rescissione. Difficile pensare però che la Fiorentina voglia investire per liberare l’allenatore, opzione non percorsa neanche ai tempi dell’arrivo di Sousa dal Basilea (il portoghese pagò di tasca sua la clausola per liberarsi).
La rosa dei papabili potrebbe quindi iniziare già a restringersi, con le quote di Di Francesco, Maran e Semplici che risalgono decisamente. Più difficili invece le piste Ranieri, Prandelli, Pioli e il ‘sogno’ di Corvino Maurizio Sarri. Anche se chissà che il De Laurentiis scatenato degli ultimi giorni non possa servire un assist inaspettato alla Fiorentina. Difficile, ma chissà che uno spiraglio non si possa anche aprire. Con un’estate che si prospetta calda in casa viola…
Di
Niccolò Misul