L’attaccante neroverde, alle prese con la riabilitazione dopo un grave infortunio, ha parlato delle sue intenzioni per il futuro
Domenico Berardi, fantasista del Sassuolo più volte vicino a vestire la maglia della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: «Infortunio? Mi è crollato il mondo addosso. Soffrivo per non poter aiutare il Sassuolo e perche all’Europeo tenevo molto. Quando stai fermo a lungo, puoi solo pensare e allora cercavo di ricordare le cose belle. Mia moglie Francesca e i nostri figli mi hanno aiutato davvero tanto, i primi due mesi sono stati durissimi. Vivevo buttato sul divano».
Per restare a Sassuolo ha rinunciato a vincere, a fare la Champions, a guadagnare di più. Perché?
«Fino ai 26-27 anni non mi sentivo maturo. lo voglio giocare sempre e in quegli anni rifiutavo l’idea del turnover e della panchina. Forse era anche mancanza di fiducia nei miei mezzi, non credevo in me al 100%. Non ho rimpianti, ma nel frattempo ho capito, sono maturato e da due-tre anni sono pronto per un’altra avventura».
Una volta disse: «Potendo scegliere, giocherei nel Liverpool». Ha potuto scegliere e ha scelto di restare sempre al Sassuolo. C’è stato un momento in cui hai pensato di andare via?
«Sì, più di uno. Tre anni fa mi voleva l’Atalanta, ma dissi di no perché non ritenevo di essere adatto soprattutto dal punto di vista fisico a quel tipo di gioco. L’anno scorso volevo andare alla Juve, ma i club non si sono accordati. lo ci rimasi male, ho litigato con la società perché era il momento giusto. Ma poi ho voltato pagina e ho ripreso a dare tutto per il Sassuolo».
Un momento in cui ha pensato: «Maledizione, io la Champions la voglio giocare»?
«Da tre anni a questa parte, sempre. La musica della Champions la voglio sentire dal campo. È un’ambizione profonda, che voglio soddisfare».
Già a gennaio o nella prossima stagione?
«Se a gennaio, dopo questi mesi col Sassuolo, sarò al 100% e arriverà l’offerta giusta, andrò via. Altrimenti, se non sarò ancora il miglior Berardi e avrò bisogno di giocare per ritrovare la migliore condizione, resterò qui fino a giugno. Valuteremo con la società, come sempre».
Di
Redazione LaViola.it