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Beppe e l’interruttore da riaccendere. Soprattutto nella testa di una rosa che, in dieci giornate, si gioca la faccia e deve difendere la dignità della piazza viola

Iachini e l’interruttore da riaccendere. Soprattutto nella testa di una rosa che, in dieci giornate, si gioca la faccia e deve difendere la dignità della Fiorentina

Pronti, attenti, via. Il cammino della Fiorentina riparte da Marassi, prima di dieci ultime fatiche per il raggiungimento dell’agognato porto chiamato salvezza. Così come quando subentrò a Montella, anche in questa circostanza il compito di Iachini è chiaro: dare compattezza, solidità e sicurezze ad una rosa che dopo l’addio di Prandelli perde ulteriori alibi. Adesso tocca ai giocatori dimostrare di essere in grado di portare la Fiorentina al mantenimento della categoria dopo aver reso irraggiungibile ogni ulteriore velleità. In ballo c’è anche la dignità di una piazza che non merita questo deludente rendimento. Così come non lo merita una proprietà che, al netto degli errori commessi, ha immesso nelle casse del club svariati milioni di euro.

INTERRUTTORE. Riparte dalle certezze Iachini. Da intendersi come modulo e probabilmente interpreti. Al netto dei recuperi di chi era finito fuori con Prandelli per scelte o problemi fisici ma anche, al tempo stesso, insistendo su chi nelle ultime partite aveva dimostrato segnali di crescita. Iachini non è tornato per distruggere quanto ha trovato e ricreare chissà cosa, non è uno sprovveduto né uno stupido. Sa bene che questa rosa si trova meglio a tre dietro e che ha bisogno di blindare la difesa con quindi a destra la concreta possibilità di rivedere Caceres, così come che davanti Vlahovic è un altro giocatore rispetto a quando è andato via dopo Parma-Fiorentina. Nei movimenti, nell’intesa coi compagni, ma soprattutto nella testa. E’ su questo che Iachini sta lavorando e lavorerà. La rosa viola non vale la posizione che occupa in classifica, né tanto meno il dover rischiare di retrocedere. Serve, piuttosto, che qualcuno riaccenda l’interruttore e torni ad esprimere qualità già mostrate negli anni e nei mesi scorsi. Ogni riferimento a chi gioca in difesa non è puramente casuale.

DIECI GIORNATE ALL’ALBA. Nelle ultime dieci partite di questa stagione Iachini si gioca l’onore. Lui l’amore della piazza lo ha già conquistato dando tutto sul campo, da giocatore e da allenatore. La rosa viola, invece, si gioca la faccia. Iachini è nel suo ‘range’, con le sue caratteristiche e i suoi limiti, ovvero la lotta salvezza. I giocatori, invece, stanno perdendo appeal sul mercato e posti preziosi in Nazionale. Castrovilli e Biraghi su tutti, ad esempio, che non andranno all’Europeo dopo una stagione deludente con la maglia viola. In queste ultime dieci giornate che mancano all’alba, l’auspicio è che non riescano a far peggio e che riescano a rendere in maniera quantomeno sufficiente. Tutti. Poi sarà il momento delle scelte e della ripartenza. Con ben altri obiettivi.

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