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Editoriali

Benevento e Torino ci dicono che questa Fiorentina non ha intenzione di rimanere “bloccata”

È ancora presto per dire cosa potrà combinare da qui in avanti questa Fiorentina, ancora scossa dalla disgrazia che ha colpito tutto l’ambente. Di certo, forse più di quanto ci si aspettasse, i ragazzi hanno dimostrato una voglia di far bene fuori dal comune. Nelle due partite successive alla scomparsa di Astori, si è vista in campo una Fiorentina sì provata ed emotivamente instabile, ma determinata a fare la partita e ad avere il controllo del gioco, al fine di portare a casa il risultato.

Sembrano banalità, ma quando si verificano drammi di questa portata niente può esser dato per scontato. Nessuna reazione poteva essere prevista: una disgrazia del genere poteva portare il gruppo a bloccarsi mentalmente. Invece i ragazzi, sempre nel nome di Davide, hanno mostrato di aver imboccato la via della positività.

Questo non vuol dire che improvvisamente la Fiorentina è diventata una squadra migliore di quanto fosse prima. Sia contro il Benevento che contro il Torino, durante il secondo tempo, con il risultato ancora aperto vista la sola rete di vantaggio dei gigliati, la squadra di Pioli ha avuto un momento in cui sembrava aver perso tutte le proprie certezze. Insomma, si è spenta la luce per diversi minuti. Un calo di tensione collettivo più che giustificabile, viste le condizioni in cui stanno giocando Badelj e compagni.

Oltre a questo, alla Fiorentina restano i soliti problemi evidenziati in tutta la stagione, il più grave dei quali è facilmente sintetizzabile sotto l’espressione “sterilità in zona gol”. La poca lucidità dalla trequarti in su continua ad essere il cruccio di questa squadra, nonostante l’apporto di Saponara abbia indubbiamente alzato la qualità di palleggio dei viola. Finalmente, Riccardo sembra pronto a diventare ciò per cui era stato acquistato, ovvero il fulcro del gioco della squadra. Colui che può inventare in ogni momento per i propri compagni. Senza dimenticare l’indispensabile apporto di Milan Badelj, con il quale forma una coppia di regia molto interessante.

A proposito di Badelj. Sul croato si discute sempre della possibilità che possa restare, in virtù dell ruolo da leader vero che ha assunto quando ce n’è stato bisogno, dopo la scomparsa di Davide. Tuttavia, a prescindere da quale sarà la sua decisione, il popolo di Firenze non potrà che ringraziare Milan per l’alto spessore morale che ha manifestato in queste difficili settimane. Prima dei giocatori ci sono degli uomini, e Badelj ha dimostrato di essere un uomo vero.

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