Per la sua rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara parla oggi di Lucas Beltran
Personaggi. Uomini, ragazzi, ragazzini: gente che comunque attraversa la vita di chi è innamorato del colore viola. Chi va, chi resta, chi torna. Piccole grandi storie che arrivano dallo spogliatoio della Fiorentina, quello che in questi giorni è a Burton upon the Trent in attesa delle tre amichevoli inglesi che aspettano la squadra di Pioli. Il primo personaggio è il classico bravo ragazzo, quello umile che si danna l’anima, non fa mai casino e si fa voler bene dai compagni. E anche dai tifosi, se non fosse che a un calciatore voler bene non basta. E’ come la ragazza che dice che sei un tipo ma però, insomma, perché rovinare l’amicizia? Che malinconia. Già, Lucas è un po’ così.
Gli vuoi bene, ma poi? Forse perché ci eravamo tanto illusi. Volevamo un centravanti e invece ci hanno detto che non era proprio un centravanti. Diciamo più seconda punta ma non proprio seconda punta, più un trequartista, ma forse anche esterno e perché no mezz’ala, sì ma non proprio… insomma, se non fosse un ragazzo centrato l’argentino sarebbe già in terapia ma mesi. Giusto per rispondere alla. Classica domanda: ma io chi sono? Ora Beltran potrebbe tornare in Sud America. Al Flamengo, pare, top club brasiliano disposto a mettere sul tavolo 15 milioni. Un affare, per la Fiorentina. Comunque se Lucas dovesse partire sentirà addosso tutto l’affetto del tifoso viola, quello che dice da tempo: bravo ragazzo Beltran, ma…insomma, i bravi ragazzi piacciono sempre ma a volte Mutu ed Edmundo piacciono di più. Già.
Di
Redazione LaViola.it