Quello di Kouame contro l’Inter in Coppa Italia è il terzo gol da fuori area segnato dalla Fiorentina in stagione. Arma su cui migliorare
Li provano, e tanto, anche in fase di riscaldamento. Poi, però, in partita non vanno quasi mai al bersaglio. La Fiorentina e i gol da fuori area, il feeling è complicato. Non che con il gol in sé il rapporto sia idilliaco per questa rosa, tanto che fin qui la squadra viola ha messo a referto solamente 22 reti in 20 partite giocate tra campionato e Coppa Italia, di cui uno ai supplementari, 3 su rigore, e 1 su autorete. Ma se negli ultimi tempi qualcosa sta migliorando nella costruzione della manovra offensiva, è anche vero che l’arma del tiro dalla distanza può, e deve, essere sfruttata meglio.
TRE. Quello di Kouame contro l’Inter è il terzo gol da fuori area siglato dalla Fiorentina in questa stagione. Curiosamente tutti e tre arrivati in Coppa Italia. Gli altri portavano la firma di Callejon col Padova, grazie ad una deviazione decisiva, e di Montiel a Udine.
TIRATORI. È stato detto e ridetto da chi ha allestito questa rosa. La volontà era quella di sfruttare le doti di inserimento dei centrocampisti. Da Bonaventura a Castrovilli, passando per Callejon e Ribery. Qualcosa, anzi molto, non ha funzionato come immaginato. Sia per la difficoltà delle punte che per l’enorme difficoltà di fornire agli stessi attaccanti palloni giocabili. Eppure, da Bonaventura stesso in giù, il feeling con il tiro da fuori ed il gol dalla distanza non è mai stato così sottotono. L’ex Milan, in carriera, di reti da fuori ne ha siglate diverse, così come pare averlo nelle corde lo stesso Castrovilli. Più e più volte, non a caso, Iachini, Montella e Prandelli, ma anche Mancini, hanno sottolineato l’esigenza per il dieci viola di dover migliorare sotto questo aspetto, intravedendone potenzialità e doti. Vlahovic stesso, dalla rete con l’Inter a quella al Napoli dell’anno scorso, ha mostrato di avere un sinistro tutt’altro che fiacco. Il gol di Koaume contro i nerazzurri in Coppa, invece, si avvicina di più al ‘gol della domenica’, che però necessita di coordinazione, rapidità di esecuzione, mix di precisione e potenza ma soprattutto sfrontatezza nel provarlo.
ARMA. Quando fai fatica nell’avere la meglio contro avversari che si chiudono, o nel trovare i meccanismi giusti per arrivare al tiro attraverso la manovra offensiva, il tiro da fuori può, e deve, essere un’arma da sfruttare. E fin qui la Fiorentina lo ha fatto troppo poco. Un po’ per errori, ma anche per paura di prendersi la responsabilità. Il trend deve essere invertito, perché le doti ci sono.
Di
Gianluca Bigiotti