E’ il capocannoniere della Fiorentina in campionato con 7 gol, più i due in Coppa Italia. Ma prestazioni spesso non sufficienti.
Una stagione da record per Marco Benassi. Capocannoniere viola in campionato con 7 gol, mentre 9 sono i centri totali considerando la Coppa Italia. Però… spesso voti insufficienti. Tanta corsa, movimento, tagli offensivi, ma pochi passaggi. E poco peso specifico nel palleggio a metà campo.
POCHI PALLONI GIOCATI. In una Fiorentina senza regista puro, anche il ruolo di Benassi ha contribuito ad un gioco spesso poco fluido. Sempre presente in area avversaria negli inserimenti, a volte decisivo in zona gol, eppure in mezzo al campo, quando si tratta di palleggiare, si vede poco. Pochissimo. La gara contro la Juve ha confermato, nei numeri, il concetto generale: 75 minuti in campo, appena 31 palloni giocati, con solo 21 passaggi riusciti. Meno della metà di Dabo e Veretout, che hanno toccato tra i 64 e 67 palloni riuscendo entrambi in 45 passaggi. Trend che è una conferma delle ultime partite, quando Benassi è stato spesso ‘trasparente’ in mezzo al campo.
PRESTAZIONI. Il risultato è una lunga serie di insufficienze o mezze insufficienze in pagella. Voti tra il 5,5 e il 6 contro la Juve, così come diverse altre partite precedenti (con punte negative contro Frosinone, Cagliari e Lazio). L’ultima sufficienza piena? In Coppa contro l’Atalanta all’andata. Quando… Benassi segnò il 2° gol viola. Altra conferma: quando non segna, il centrocampista ex Torino incide poco. Pagelle alla mano, solo in 4 partite stagionali Benassi ha raccolto sufficienze piene quando non è andato in gol.
GOL E FUTURO. Reti che comunque sono state spesso pesanti. Il gol stesso contro l’Atalanta in Coppa, quello contro il Chievo (anche se poi è stato espulso), quelli contro Sassuolo, Frosinone, Torino e Udinese che hanno portato punti. L’ex Torino è il 3° dei viola per tiri in porta in campionato (36) e occasioni create (27), dietro a Chiesa e Simeone. Una stagione particolare per Benassi, tra tanti gol (stracciato il suo record, che era di 5 marcature stagionali) e poco ‘peso’ in mezzo al campo. Tanta corsa, qualità negli inserimenti ma meno nel palleggio. La domanda è lecita: che futuro nel centrocampo di Montella? Se si punterà sulla qualità pura come in passato, potrebbe non avere un ruolo centrale così come con Pioli. Investimento importante, 10 milioni più bonus due anni fa. Riflessioni che verranno fatte tra qualche settimana. Intanto la Coppa, con un posto da titolare riconquistato contro la Juve dopo la panchina iniziale col Bologna. A caccia del gol numero 10 in stagione. E di una prestazione convincente.
Di
Marco Pecorini