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Beltran, da Empoli a Empoli. Da ‘centravanti del futuro’ a (quasi) desaparecido

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L’Olimpiade estiva, una collocazione tattica ancora da trovare e la concorrenza di Kean: l’ultimo timbro in A al Castellani

Era il 18 febbraio. Empoli-Fiorentina, un diagonale vincente a portare momentaneamente in vantaggio i viola. L’ultimo timbro in Serie A per Lucas Beltran. Lui che doveva essere il ‘centravanti del futuro’, possibile acquisto più oneroso della storia viola, allora, con i 12,5 milioni pagati al River più 12,5 di ulteriori bonus. Cifra completa non raggiunta, ma comunque un investimento pesante per la Fiorentina che pensava di aver preso, battendo anche la concorrenza della Roma, un giocatore dal presente e dal futuro assicurato. Uno che poteva cambiare le sorti dell’attacco viola.

10 GOL, MA NIENTE SVOLTA. La storia è nota. Un anno di ambientamento e una collocazione tattica da girovago: prima centravanti, poi trequartista, alcune volte perfino mezz’ala o esterno. I primi paragoni con Lautaro Martinez e una stagione, la scorsa, di naturale apprendimento del calcio italiano. Il bilancio finale di 10 gol non è stato neanche da buttare, ma questa, 2024/2025, tutti si aspettavano in estate che potesse essere la stagione di Beltran. Invece un’estate in salita, con l’Olimpiade che lo ha fatto tornare a Firenze solo a ridosso della prima di campionato. Un allenatore, Palladino, che nel frattempo aveva puntato forte su Moise Kean per il ruolo di centravanti, mentre sulla trequarti predilige la tecnica pura di chi sa fare anche la fase difensiva, piuttosto che un ‘attaccante arretrato’.

TANTA PANCHINA. Morale della favola: 7 partite fin qui, solo 2 da titolare. E 4 partite passate per intero in panchina. Appena 114 minuti complessivi per Beltran, con la sostituzione al 45′ nell’andata contro la Puskas Akademia (in cui aveva giocato da centravanti), al 58′ contro il Monza (da trequartista) e gli 11 minuti finali nello 0-0 contro il Venezia. Pochissimi spunti, pochissimi servizi dai compagni. E caratteristiche ben diverse da quelle di Kean, che invece si è esaltato, al di là dei 4 gol messi a segno, nei primi sprazzi del calcio di Palladino.

NUOVE CHANCE. “Ci può tornare utile”, ha detto in un paio di occasioni il tecnico viola. Certo, non il massimo per uno dei grandi investimenti della Fiorentina degli ultimi anni. Difficile in questo momento aprire un ballottaggio con Kean, più possibilità forse sulla trequarti dove però la concorrenza è numericamente elevata. Con la settimana fatta di tre gare ravvicinate (Empoli, The New Saints, Milan) facile però immaginare che Beltran possa tornare ad avere spazio. Magari in Conference. Intanto c’è però l’Empoli, c’è il Castellani. Ultimo stadio italiano che ha visto esultare l’argentino. Chissà che non possa essere di buon auspicio.

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