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Belotti, il centravanti che Italiano aspettava. Sabato da ex a Torino, ma Firenze può essere il suo futuro

Il Gallo sta convincendo tutti, si è preso la standing ovation del Franchi lunedì. Ha preso casa a Firenze, la moglie e le figlie hanno lasciato Roma

Se l’avventura durerà fino a giugno o anche dopo nessuno lo sa, tantomeno lui: Andrea Belotti è sbarcato a Firenze l’ultimo giorno di mercato ma subito entrato nel cuore dei tifosi e nel gioco di Vincenzo Italiano che dopo la cessione – dolorosa pur economicamente produttiva per le casse societarie – di Dusan Vlahovic alla Juventus attendeva da tempo un centravanti di nome e di fatto. Uno come il Gallo per intendersi, capace di buttarla dentro ma anche di essere determinante pure quando non segna. Come l’altra sera contro la Lazio, 90 minuti in cui ha colpito un palo, sfornato l’assist per Kayode e conquistato il rigore poi fallito da Nico Gonzalez. Il tutto dentro una prestazione in cui non si è risparmiato, scrive Tuttosport.

RESTA A FIRENZE? «Andrea è un guerriero che ti porta positività», lo incensa il ds Daniele Pradè. Poche settimane ma già diventato punto di riferimento per la squadra e beniamino per il popolo viola che domenica al momento del cambio s’è alzato in piedi per tributargli un’ovazione da brividi. Non a caso nelle ultime quattro partite Italiano non gli ha più tolto la maglia da titolare ed è facile immaginare sarà così anche a Torino, nella prima delle due sfide che in 8 giorni vedranno Belotti affrontare il proprio passato: sabato in casa della squadra granata di cui è stato a lungo capitano e cannoniere e alla quale non ha ancora mai segnato (0 gol in quattro confronti); il 10 marzo a Firenze con la Roma che lo ha lasciato partire senza troppi (reciproci) rimpianti in prestito secco: il cartellino è di proprietà giallorossa fino al 2025 anche se a fine stagione i due club si siederanno per decidere il da farsi. Perché il Gallo potrebbe pure valutare di fermarsi a Firenze più a lungo: ha appena preso casa in pieno centro, dove lo hanno raggiunto la moglie Giorgia Duro e le loro figlie Vittoria e Benedetta, lasciando la villa di Casal Palocco come ha confermato ieri la stessa consorte attraverso un lungo commosso post su Instagram.

EX CAPITANO. Intanto sabato in una partita che per lui non potrà mai essere uguale alle altre: 7 anni al Toro, 113 reti in 251 gare, la fascia di capitano, la valutazione da 100 milioni, l’emozione nel leggere i nomi degli Invincibili di Superga: «La camminata verso la lapide, la lettura dei nomi in mezzo alla generazione granata fatta di nonni e nipoti è qualcosa che ti tocca dentro. La magia di Superga è stata una se non l’emozione più importante della mia vita». Contro la sua ex squadra il Gallo non ha mai perso ma neppure mai vinto, solo pareggi, 4, in altrettante sfide. Ha pure sbagliato un rigore la prima volta che l’ha affrontata.

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