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Belotti e quell’assalto viola da 40 milioni. Ora la Fiorentina ci riprova

Belotti

Le carte dei viola per tornare alla carica per il capitano del Torino, in scadenza 2022 con i granata. Soldi e ambizioni

Che la Fiorentina stimi da tempo Andrea Belotti non è un mistero, come non lo è l’assalto fatto la scorsa stagione ma respinto dal Torino nonostante una proposta di circa 40 milioni. Un anno fa la società viola era propensa a cedere in prestito Vlahovic per farlo maturare e ad affidare il proprio attacco ad un giocatore affermato e di personalità, che potesse garantire gol in doppia cifra. Il nome di Belotti era fra i più gettonati se non il primo della lista anche perché Iachini lo conosceva bene avendolo allenato e lanciato a Palermo da cui nel 2015 l’attaccante aveva poi spiccato il volo per andare a Torino. «Per me Andrea è come un figlioccio» diceva il tecnico ascolano. Tanti motivi insomma in casa viola che ne avvaloravano la candidatura. Così scrive Tuttosport.

DI NUOVO IL GALLO. E ora? Nel frattempo Vlahovic è esploso ma ha anche deciso di non essere il centravanti della Fiorentina del futuro respingendo, insieme al proprio agente, la proposta di rinnovo presentata da Commisso, la più alta per un giocatore nella storia del club. Ecco perché Belotti sta tornando di moda e a Firenze si monitora con interesse la situazione del capitano granata che per adesso (pure lui!) continua a non prolungare, convinti di avere gli argomenti giusti per fargli vestire la maglia viola.  

LE CARTE GIUSTE. Vero che la Fiorentina è da alcuni anni fuori dalle coppe ma da questa stagione il vento pare soffiare diverso: c’è un allenatore (Italiano) che, parola dei suoi giocatori, li fa divertire e che diverte; c’è un proprietario che Forbes ha inserito al 98° posto fra i 400 uomini più ricchi d’America con un patrimonio stimato 8,7 miliardi di dollari e che dunque non avrebbe problemi a sottoscrivere contratti lunghi e onerosi (il budget per gli ingaggi da quest’anno è cresciuto come dimostrano le offerte a Milenkovic, Nico Gonzalez e allo stesso Vlahovic); c’è una società che sta imparando dagli errori commessi e punta a tornare fra le protagoniste in Italia e in Europa; c’è una squadra pronta ad accogliere chi ha voglia di mettersi in mostra, rilanciarsi, rimettersi in gioco con entusiasmo e abnegazione; c’è una tifoseria che sa affezionarsi e appassionarsi come poche per i giocatori di qualità, forza, carattere che danno tutto in campo.

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