Ai microfoni di Radio Blu è intervenuto Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore: “Devo dire che guardando quella che è la filosofia del progetto della Fiorentina, sposa appieno quella dei maggiori club europei. Gli stadi ormai devono funzionare tutti i giorni, con servizi di qualità e per tutti. La nuova struttura viola mi sembra in linea che questi principi. Purtroppo c’è qualche anno di ritardo rispetto a quando si voleva iniziare, ma speriamo di vedere il debutto nel 2021. In Italia scontiamo una burocrazia molto lenta, all’estero nonostante problemi tra società e istituzioni, una volta avuto l’ok si procede con velocità”.
“Ora per i viola c’è l’interrogativo sugli investitori terzi, ma è un falso problema. Quando si ha un progetto importante e l’ok in tasca dell’amministrazione pubblica, diventa molto più semplice andare sul mercato internazionale a raccogliere capitali. Per la famiglia Della Valle è sicuramente un investimento importante, davanti ad un bel progetto potrebbe quasi provare a sobbarcarsene totalmente il peso. Ora ci saranno altri passaggi, ma sommariamente è stato dato il via libera. Lo stadio può essere un fortino sportivo e portare più punti, ma la cosa importante è che se la Fiorentina ora incassa tra i 10 ed 15 milioni all’anno, con uno stadio nuovo si possono duplicare o triplicare gli introiti. Nel medio lungo termine si ha uno società con entrate sempre più ricche”.
“L’intitolazione dell’impianto? Solitamente viene ceduto per più anni a 50/100 milioni, che servono a finanziare il progetto. Roma ha iniziato nel 2012 a parlare di questo progetto, con Firenze c’è una bella gara a chi ha fatto peggio. Se il nostro calcio non viene salvaguardato, diminuiranno i tifosi del calcio italiano, e ci troveremo con i nostri giovani a tifare Barcellona o Real Madrid. In Italia si parla di arbitri, ma senza squadre e stadi adeguati non si può competere in Europa, in nessuna competizione”.

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Redazione LaViola.it