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Fabio Bazzani, ex attaccante bolognese, ha parlato a Radio Bruno di Belotti e dei viola: “Belotti? E’ un giocatore che interpreta il ruolo nel vero senso del termine. Arriva poi con una grande fame e una grande rabbia visti gli ultimi anni. Sembra l’acquisto giusto, già ieri si è vista la prima riprova. Deve solo ritrovare stimoli, fiducia e sensazioni. Anche lui forse ha fatto un po’ meno. Ma questa è una ventata d’aria nuova che serviva alla Fiorentina e a lui stesso”.
PER LA SQUADRA. “Quando hai un giocatore davanti che lavora come Belotti, con quella abnegazione e quella voglia di fare sempre movimenti per la squadra, ne giovano tutti quelli che giocano intorno. Non lo trovi mai fermo, si spende tantissimo per la squadra. È sempre stata una sua caratteristica, anche la versione migliore quando segnava al Toro non era solo un giocatore che aspettava la palla. È diventato un idolo anche per quello. I tifosi del Toro prendono a idoli quelli che riempiono la maglia, oltre ai gol. Lavora tanto lui per la squadra, fa a sportellate. Difficilmente con Belotti in campo tu giochi in 10”.
VERSO BOLOGNA. “Non vedo l’ora di vedere questa partita, sarò allo stadio. Da amante del calcio non vedo l’ora, vengono entrambe le squadre da vittorie straripante, con allenatori offensivi. Due squadre forti. Ieri il Bologna ha fatto qualcosa di grande sotto l’aspetto numerico, ma in casa è un rullo compressore da tutto l’anno. Non ha sbagliato praticamente mai. Gioca bene, ritmi alti, calcio totale perché tutti si muovono. Un po’ come la Fiorentina. Anche ai viola è servito vincere con tanti gol, tanti marcatori diversi. Sarà una partita a scacchi, conteranno gli episodi. La posta in palio è molto alta, forse ci sarà qualche attenzione in più. Ma alla lunga la partita si ‘stapperà’, è nelle caratteristiche delle due squadre”.
ZIRKZEE. “Così non se lo aspettava nessuno. Si poteva prevedere che fosse un giocatore con ottime qualità, le aveva fatte vedere, il Bayern si era tenuto la percentuale sulla futura rivendita. Ma in tutte le carriere dei giocatori c’è una svolta. La sua è stata Arnautovic che è andato a fine mercato all’Inter. Zirkzee si è trovato il posto da titolare e ha dimostrato di essere un centravanti straordinario. È il classico ‘nove e mezzo’. Un dieci con la struttura del nove. Gode di più nel venire fuori a giocare, di tecnica, che non nell’attaccare l’area di rigore. E poi ha struttura, forza. Sembra un piccolo Ibrahimovic”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it