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Batistuta si propone, la Fiorentina che fa? Quell’incontro di tre anni fa…

Il Re Leone ha parlato in maniera inequivocabile: tornerebbe ‘di corsa’ a Firenze, ma per sentirsi utile. Con Commisso si incontrarono già nel 2019

Batistuta e Firenze, un legame speciale. Molto speciale. Che passa inequivocabilmente dal campo e da quei 205 gol spalmati in nove stagioni, ma che va anche oltre. Tanto oltre. Così che le parole di oggi del Re Leone non possono passare inosservate. “L’Inter aveva Facchetti e ora ha Zanetti come faro, il Milan ha Maldini. La Fiorentina è casa mia, quindi vediamo… Io aspetto delle buone opportunità”. E ancora: “Se sogno una chiamata dalla società viola, come accaduto a Facchetti e Zanetti all’Inter e a Maldini al Milan? Lo sanno tutti, sono quasi stanco di ripeterlo. Io vorrei fare una cosa ma bisogna vedere anche la volontà che c’è dall’altra parte, se vogliono o meno il mio contributo. Io non posso spingermi oltre il desiderio di contribuire, ma sarebbe una bella cosa”.

BATISTUTA… E ANTOGNONI. Insomma, messaggi chiari e inequivocabili. Alla Fiorentina, a Commisso, alla dirigenza. C’è spazio per Batistuta nella Fiorentina di oggi? Chissà, la risposta potrà darla solo il presidente viola, eventualmente. L’argentino è ormai da qualche settimana in Italia e a Firenze, stessa cosa per Commisso. Ci sarà una chiacchierata, un incontro, qualcosa? Vedremo. La cronaca, intanto, dice che da una parte Batistuta, nonostante i messaggi anche ai tempi dei Della Valle, non è mai rientrato in società dopo il ritiro da calciatore, mentre dall’altra che sotto la gestione Commisso tante icone della storia viola sono state ‘accompagnate alla porta’. Antognoni su tutti, con quel divorzio dell’estate scorsa che ha fatto rumore per tanto tempo. Ma anche per altri ex viola importanti non è stato trovato posto, vedi Dainelli, Donadel, Buso e non solo, con proposte di incarichi diversi (spesso) dalle aspettative dei diretti interessati.

COMMISSO RISPONDE? E quindi, per Batistuta può esserci spazio? Con Commisso dei contatti ci furono già, fin dalle prime settimane di presidenza di Rocco. Era il giugno 2019. “Io e Commisso ci siamo incontrati e abbiamo parlato”, disse Bati. “Per il momento è finito tutto lì, dipende cosa vogliono loro che io faccia. Vivo in Argentina e mi dovrei spostare. Vediamo, io aspetto. Se mi chiamano vorrei essere utile, altrimenti restiamo così come siamo”. Poi rispose Commisso a distanza di dieci giorni: “Per ora ancora niente, vedremo se andare avanti con Batistuta. Lo vogliamo nella nostra squadra, ma nelle condizioni giuste. L’ho incontrato a Firenze, è una bravissima persona e una vecchia gloria della Fiorentina. Lo vogliamo, ma alle condizioni giuste. Insomma, da una parte la voglia di Firenze ma con un ruolo importante, per far crescere in qualche modo la società, dall’altra le ‘giuste condizioni’ che evidentemente non hanno portato fin qui ad un matrimonio decisamente suggestivo. Tre anni dopo, le cose possono essere cambiate? Chissà, intanto Batistuta ha lanciato il suo messaggio. La Fiorentina risponderà?

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