‘Ci vogliono 3 gol di Toni per fare un palo di Batistuta’, disse Valcareggi. Un bomber che resta nella leggenda della Fiorentina.
Una quindicina di anni fa, nella stagione in cui Luca Toni stava per conquistare la Scarpa d’Oro con i 31 gol segnati in viola, Furio Valcareggi fece questa battuta: “Ci vogliono 3 gol di Toni per fare un palo di Batistuta”. Potrebbe bastare per far capire a chi non lo ha visto giocare dal vivo cosa è stato e cosa ha rappresentato Gabriel Omar Batistuta per la storia della Fiorentina. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio, che ripercorre la leggenda del Re Leone tramite 5 dei suoi gol più rappresentativi.
QUANDO DIVENNE BATIGOL. Domenica 26 gennaio 1992, Fiorentina-Juventus 2-0. Un cross dalla trequarti finisce fra Kohler e Julio Cesar, dove è piazzato Batistuta che gira in rete di testa e scappa a festeggiare sotto la Fiesole, con la sua lunga criniera bionda. E’ la rete dell’1-0, poi Branca segnerà il 2-0. E’ solo il quarto gol in viola di Batistuta, ma lo segna alla Juventus: da quel momento diventerà Batigol.
RECORD DEI GOL CONSECUTIVI. Domenica 27 novembre 1994, Fiorentina-Sampdoria 2-2. Bati sta segnando di continuo dalla prima giornata. Alla decima, con una doppietta al San Paolo (Napoli-Fiorentina 2-5) ha eguagliato il record dei gol consecutivi di Pascutti. Contro la Sampdoria, segna su rigore, una labbrata delle sue, poi corre alla bandierina.
DOPPIETTA IN SUPERCOPPA. Domenica 25 agosto 1996, Milan-Fiorentina 1-2. E’ la finale di Supercoppa, Batistuta la porta a Firenze con una doppietta. Il primo gol è una prodezza: lancio di Cois, Bati aggancia la palla e la fa passare sopra la testa di Baresi, un sombrero perfetto, la palla ricade e Gabriel la sbatacchia in rete. Pareggia Savicevic e Gabriel, su punizione, fa il 2-1.
MUTO IL CAMP NOU. Giovedì 10 aprile 1997, Barcellona-Fiorentina 1-1, andata della semifinale di Coppa delle Coppe. Di là ci sono Figo, Ronaldo il fenomeno, Stoichkov, tanto per dire. C’è soprattutto uno stadio intero che teme Bati e lo insulta dal primo minuto: “Batistuta hijo de puta”. Segna il difensore Nadal. Tocca a lui prendere in mano la squadra: arriva una palla da chissà dove, la stoppa di petto, fa un passo e spara la sua bordata, mentre Fernando Couto cerca vanamente di marcarlo e Vitor Baia tenta inutilmente il volo. Palla sotto la traversa. Bati si mette l’indice alla bocca e al naso e ammutolisce centomila catalani.
LEGGENDA DI WEMBLEY. Mercoledì 27 ottobre 1999, Arsenal-Fiorentina 0-1, girone di Champions League. E’ un gol che diventa epica. Palla da Chiesa senior a Heinrich, scatto e passaggio del terzino tedesco a Batistuta, spostato sulla destra e marcato da Winterburn, Bati si allarga appena, tocca il pallone d’esterno destro e lo scaraventa sempre di destro sotto la traversa di Seaman. La Fiorentina vince a Wembley.
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Redazione LaViola.it