Baroni (sala stampa): “Dolore per questo risultato. Con Arthur è cambiata la partita”

Il tecnico del Verona analizza la sconfitta della sua squadra al Franchi contro la Fiorentina

Marco Baroni parla così dopo la sconfitta del Verona a Firenze: “C’è tanto dolore per i ragazzi e per i tifosi. Nel primo tempo meritavamo il doppio vantaggio. La Fiorentina se non la vai a prendere così e gli fai fare il suo gioco poi ti mette in difficoltà. Basta vedere i numeri della partita per capirne l’andamento. Il gol loro era evitabile. Bisogna andare in vantaggio, lo dico sempre. Vedo la squadra del primo tempo e penso ci siano i presupposti per vincere le partite”.

Come mai il cambio di Suslov. “Ha fatto molto bene e ha speso tanto nella pressione. Un po’ siamo calati nella prima pressione nel secondo tempo. Era normale. Ho visto che avevano una doppia superiorità sugli esterni, avevano gente brava di testa, ho pensato a Davidowicz per questo motivo. Magnani aveva un problema muscolare”.

Condizione migliore. “Dobbiamo trovare degli equilibri, lo spostamento di Folorunsho più avanti ha avuto un senso. Ha gamba e ci può dare profondità. E’ stato bravo nella prima pressione. Saponara ha tanta qualità, indiscussa e riconosciuta da tutti. All’inizio era penalizzato dal sistema gioco, questo adesso è casa sua e deve darci una mano. Volevamo giocare un po’ più palla addosso, dietro potevamo far ripartire meglio l’azione”.

I tanti errori di Ngonge. “Nel finale ci siamo abbassati, la squadra non deve farlo. Però vi siete accorti che è entrato un signore che si chiama Arthur, ci voleva il fucile per prenderlo. Quando entrano questi giocatori c’è poco da fare. Noi dovevamo finire il primo tempo avanti 2-0, a prescindere dal rigore. Gli dirò bravi agli attaccanti, è fondamentale intanto averle create quelle condizioni lì. Ngonge ci sta dando una grande mano e sta crescendo. Ora devo lavorare sulla testa dei ragazzi, il dolore di oggi va trasformato in energia positiva”.

Due scontri diretti. “Vanno affrontati come questa. Quando c’è questa ferocia si creano i presupposti per invertire quella rotta che tutti vogliamo invertire”.