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Rassegna Stampa

Barak: “Sosta al momento giusto, ora servono i punti. L’anima non ci manca. Io trequartista? Scelta saggia”

Le parole del centrocampista ceco a Il Tirreno: “Servono punti adesso, perché dopo è più complicato. Con Italiano abbiamo parlato e…”

Intervista sulle pagine de Il Tirreno per Antonin Barak. Ecco alcune sue parole: «Questa è una Fiorentina che ha “fame”, l’anima non ci manca. Stiamo lavorando tanto, la direzione è quella giusta».

GOL. «Stiamo lavorando proprio su questo, sulle soluzioni possibili per segnare di più. Dobbiamo andare con più giocatori dentro l’area, creare confusione senza dare punti di riferimento e trovare il modo di essere più pericolosi, a prescindere dall’avversario».

VITTORIA CONTRO UNA BIG. Dopo i pari con Napoli e Juve, ora l’Atalanta per provare a vincere: «È il nostro obiettivo. Dobbiamo continuare su questa strada, mettendo in piedi prestazioni di livello per sommare più punti possibili, anche perché il mancato successo contro i bianconeri non l’ho ancora digerito. Abbiamo incontrato una Juventus ben al di sotto dei suoi standard e avremmo dovuto approfittarne. Se vogliamo guardare avanti con fiducia e provare a raggiungere i nostri obiettivi c’è da cominciare a vincere queste partite».

FUTURO IN 10 GIORNI. «Dobbiamo essere pronti. Questa sosta è arrivata al momento giusto. Abbiamo recuperato quei giocatori che si erano fermati e tutto ciò ci aiuta. Adesso dobbiamo schiacciare il piede sull’acceleratore per arrivare il più in alto possibile in campionato. E poi bisogna riprendere ritmo in Conference League tornando a vincere intanto contro l’Hearts, in casa e fuori. Sarà questa la discriminante per proseguire il nostro cammino in campo internazionale. Vogliamo guadagnare terreno in vista di gennaio, quando torneremo in apnea fino al termine della stagione. Servono punti adesso, perché dopo è più complicato».

FAME. Quanta fame ha la Fiorentina? «Tanta. In questa squadra sono pochi i giocatori che hanno vinto qualcosa di importante o che si sono misurati contro avversari di spessore come quelli che si incrociano in Champions: ecco perché abbiamo fame. Vogliamo arrivare a giocare queste competizioni e faremo di tutto per sfruttare questo momento, per surfare l’onda di un club che sta crescendo. Questo clima positivo che respiriamo ogni giorno deve essere il nostro punto di partenza per volare più in alto possibile».

TREQUARTISTA CONTRO IL VERONA. «Con Italiano abbiamo parlato dieci minuti prima di scendere in campo per il riscaldamento. Mi ha detto che avrebbe voluto giocarsi questa carta perché consapevole della loro filosofia di gioco incentrata sull’uno contro uno. Sapeva che così facendo avrebbe messo fuori causa la trequarti gialloblù: è stata una scelta saggia, che ha portato tre punti. Io mi sono messo a disposizione, mi sono trovato bene, anche perché il tecnico mi dà sempre molta libertà, nell’abbassarmi per dare un sostegno al gruppo in fase di non possesso e nel giocare in maniera propositiva».

JOLLY. «Sì, è vero: metto l’abito che serve a seconda dell’occasione (ride, ndr) . Mi sistemo lì dove so che serve il mio contributo, che sia sulla trequarti, da mezzala o anche in un centrocampo a due. Riesco ad interpretare più posizioni e questo sicuramente gioca a vantaggio mio e della squadra. La Fiorentina, in questo reparto, può scegliere a seconda delle circostanze: abbiamo tutti caratteristiche diverse, complementari».

BELLA CON L’ANIMA. «È il nostro obiettivo, vogliamo diventarlo. Dobbiamo crescere perché senza questo fuoco dentro, senza la giusta cattiveria agonistica non si va da nessuna parte».

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