L’ex dirigente che si occupò del restyling delle tribune del Franchi senza le barriere: “Alla Fiorentina consiglio di andare avanti così. Non siamo nel Medioevo”
Parla così l’ex dirigente della Fiorentina Gian Luca Baiesi, che si occupò del restyling della tribuna senza barriere del Franchi nell’era Della Valle, al Corriere Fiorentino: “Il nostro voleva essere un segnale forte a Firenze e all’Italia intera. Volevamo precorrere i tempi e rappresentare un modello di stadio aperto.”
PRECURSORI. “Facemmo studi sociologici e capimmo che abbattere barriere significava avere maggior sicurezza perché il concetto di gabbia per i tifosi ospiti porta solo all’inasprimento e all’odio. All’epoca era un progetto zero, poi ripreso da città come Bergamo e Udine. Fu un fiore all’occhiello”
SPALLETTI ED EPISODI. “Firenze non meritava e non merita l’etichetta di città intollerante. Certi comportamenti sono inaccettabili e vanno combattuti con forza. L’educazione e il rispetto però dovrebbero valere per chiunque: in un mondo ideale tifosi di squadre diverse dovrebbero poter guardare la partita insieme, ma allo stadio si deve andare anche cercando di evitare situazioni che possano suonare come una sfida all’altra tifoseria. La tribuna senza barriere la rifarei cento volte. costruire le gabbie divisorie nel nuovo Franchi sarebbe come tornare al Medioevo calcistico”.
Di
Redazione LaViola.it