Per l’ex attaccante viola i due giocatori della Fiorentina ricordano, anche se con caratteristiche diverse, il padre Enrico e il numero 10 rumeno
«Li vedo molto bene insieme, sono due attaccanti tecnici, veloci, due giocatori che si cercano. Tra calciatori che hanno la stessa tecnica ci si cerca e ci si capisce al volo. Tra loro è nata subito questa cosa che non so se è amicizia, ma di sicuro è complicità. E questa ovviamente è un’ottima cosa per la squadra». Così l’ex attaccante della Fiorentina Francesco Baiano, a Repubblica Firenze, sulla coppia gol Chiesa–Muriel che assieme fino a oggi hanno segnato quattordici gol in nove partite.
Soprattutto Chiesa in queste ultime partite ha mostrato ulteriori progressi.
«Secondo me possono crescere ancora molto insieme soprattutto Chiesa. Anche se è già assolutamente a un buon punto. Fino a qualche mese fa si diceva che per completare questa crescita avrebbe dovuto segnare di più. Questo passaggio mi sembra che l’abbia fatto visto che è da gennaio che segna tantissimo. Se continua così diventa uno dei giovani più importanti del panorama europeo».
«Secondo me possono crescere ancora molto insieme soprattutto Chiesa. Anche se è già assolutamente a un buon punto. Fino a qualche mese fa si diceva che per completare questa crescita avrebbe dovuto segnare di più. Questo passaggio mi sembra che l’abbia fatto visto che è da gennaio che segna tantissimo. Se continua così diventa uno dei giovani più importanti del panorama europeo».
La loro unione fa tornare alla mente le grandi coppie da gol del passato viola
«Secondo me si possono paragonare a Chiesa padre e Mutu. Erano due attaccanti entrambi molto tecnici, anche se poi Muriel è diverso da Mutu, e anche lo stesso Federico è differente per certe caratteristiche dal babbo, sebbene alla fine si assomigliano tantissimo».
«Secondo me si possono paragonare a Chiesa padre e Mutu. Erano due attaccanti entrambi molto tecnici, anche se poi Muriel è diverso da Mutu, e anche lo stesso Federico è differente per certe caratteristiche dal babbo, sebbene alla fine si assomigliano tantissimo».
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Redazione LaViola.it