Rassegna Stampa
Badelj: “Tanti volevano partire, tocca a noi dare entusiasmo. Dura lottare con le prime, ma…”
Parla ancora così Badelj alla Gazzetta: «Sono arrivati tanti, anzi tantissimi nuovi giocatori. Molti sono giovani. Servirà pazienza. Servirà l’aiuto dei tifosi. Sulla carta ci sono cinque squadre più forti. Noi non dobbiamo porci obiettivi. Dobbiamo vivere alla giornata cercando di farci trovare pronti se qualche grande club andrà in difficoltà. Ma per arrivare davanti a Juve, Napoli, Inter, Milan e Roma servirebbe un miracolo. Dobbiamo dirlo con grande onestà. Sarà già molto complicato duellare con Lazio, Torino, Atalanta e Sampdoria».
Viste le partenze è una vera rivoluzione. «Cosa poteva fare la società davanti alla volontà di tanti giocatori di andare via garantendo contropartite economiche alte? Cambiare era inevitabile. Ora tocca a noi vecchi trasmettere il giusto entusiasmo ai nuovi».
Corvino nella trattativa per Bernardeschi ha provato a portare a Firenze il croato Pjaca. «Sarebbe stato un gran colpo. Volevo morire quando ho visto l’infortunio di Pjaca. Spero che guarisca al cento per cento. È il talento croato più forte».
Come Chiesa. «Ha un’energia da paura. Non ho mai visto uno così. È capace di scattare, perdere la palla, rientrare, recuperarla e riscattare. Trascina i tifosi. Purtroppo non ci sarà con l’Inter».
Un gioiellino croato da consigliare a Corvino? «Moro della Dinamo Zagabria. È il nuovo Badelj». Ma Pantaleo può lavorarci tranquillo. Per il momento Pioli ha ritrovato il Badelj originale. E va bene così.