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Badelj-Pulgar-Agudelo. In tre per una maglia nel presente, con dubbi in ottica futura

Milan Badelj lascerà la Fiorentina. Ma è in vantaggio su Erick Pulgar nello scacchiere di Iachini per il tour de force di fine stagione. E per il futuro Agudelo è un’incognita

GERARCHIE. Per Vincenzo Montella non vi erano dubbi: Pulgar-Badelj assieme. Con Giuseppe Iachini il mantra tattico è cambiato ed è diventato: o Pulgar o Badelj. È sempre stato chiarissimo sul tema il tecnico viola. Per caratteristiche, il cileno e il croato non possono coesistere. E se ad inizio 2020 le gerarchie parevano essere chiare, con Pulgar titolare e Badelj alternativa, col passare delle settimane il ballottaggio si è spostato sempre più verso il croato.

PARADOSSO. Questo anche perché l’ex Bologna, nel ruolo di regista, non ha mai del tutto convinto in stagione. Né con Montella, né con Iachini. Non che Badelj abbia vissuto la sua miglior stagione, anzi. Ma dal punto di vista di geometrie, visione di gioco, e impostazione, l’ex Lazio pare dare maggiori garanzie a Iachini. Tanto da essere in vantaggio su Pulgar per una maglia da titolare nel tour de force di fine stagione. Il tutto con un futuro già scritto: Badelj non sarà riscattato dalla Fiorentina, tornerà di proprietà della Lazio, e verrà ceduto alla Lokomotiv Mosca. Un vero e proprio paradosso nel calcio moderno quello di affidarsi ad un calciatore che tra qualche settimana cambierà maglia piuttosto che puntare sui propri elementi.

PULGAR SI’ – PULGAR NO. I rumors sull’ex Bologna non si placano. Dall’estero soprattutto. West Ham e Siviglia hanno sondato la pista. E non sono le uniche. Con un grosso punto interrogativo legato allo stesso Pulgar: è o meno da Fiorentina? O meglio da una Fiorentina che l’anno prossimo vuol fare il salto di qualità? In quel reparto sarà inserito anche Amrabat, è stato inserito Duncan, e la caccia al regista non si è mai fermata da parte degli uomini mercato viola. Per Tonali, non è più un mistero dopo quanto detto dallo stesso Cellino, Pradè farebbe follie. E chissà che non possa essere proprio lì il colpo dell’estate viola. Pulgar, nel frattempo, avrà dodici gare per vincere il ballottaggio con Badelj e dimostrare di poter essere da Fiorentina. Altrimenti potrebbero essere fatte scelte di mercato differenti.

REBUS AGUDELO. In tutto ciò c’è anche Agudelo. Che la Fiorentina non ha preso a prezzi di saldo, anzi, prelevandolo in prestito dal Genoa con obbligo di riscatto legato alle presenze per 12 milioni di euro. Con una investitura importante da parte di Daniele Pradé: “Lo abbiamo preso perché ci intravediamo delle potenzialità che ci hanno ricordato David Pizarro”. Ma il suo adattamento sarà lungo, specificò lo stesso ds viola. E fin qui non ha avuto chance di potersi mettere in mostra se non per pochi minuti. Per lui questo finale di stagione potrebbe essere già decisivo. Altrimenti lo sarà il prossimo. Ma sarà osservato con massima attenzione. Il tutto con spazi ridotti dalla presenza degli stessi Pulgar e Badelj.

TRE PER UNA MAGLIA. Sono dunque in tre per una maglia da titolare. A meno che Pulgar non agisca da interno o lì giochi Agudelo assieme ad uno degli altri due, rendendo però ancor più lento il percorso di adattamento e crescita dello stesso Agudelo in versione Pek. Per l’oggi, ma soprattutto per il domani continuano, dunque, le valutazioni. Per fare il salto di qualità, d’altronde si sa, serve tempo.

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