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Rassegna Stampa

Ancora Badelj: “Gol alla Juve? E chi se lo scorda. Castrovilli e Zurkowski…”

Il centrocampista croato della Fiorentina parla del suo gol e della vittoria contro i bianconeri di qualche anno fa. E sui compagni di reparto…

Queste altre parole di Milan Badelj al Corriere dello Sport – Stadio: “Il gol contro la Juve? E come posso scordarlo? Soprattutto l’ironia che è arrivata dopo, perché onestamente io non cercai il gol. Semplicemente Federico Chiesa non la toccò (ride, ndr). E poi quella settimana, non so perché, ma eravamo convinti che l’avremmo vinta. La Juve è una squadra fortissima, ma se li batteremo saremo più forti noi”. 

GARA SPECIALE. Sempre di più. Non mi permetto di pensare di poterla sentire come un fiorentino, sono arrivato a Firenze da tanto ma non tantissimo, ma vi giuro che più sto qui e più ne respiro l’adrenalina”. 
 

CASTROVILLI. Ha giocato le ultime due stagioni in Serie B (alla Cremonese, ndr) ed il suo battesimo nel calcio professionistico è arrivato lì. Adesso nelle prime due gare ha dimostrato di poter giocare in una squadra con grandi ambizioni come è oggi la Fiorentina. A volte il salto dalla Primavera alla Serie A è forte: basta una presenza che un ragazzino, o peggio ancora i genitori, credono che abbia diritto sempre ad una maglia da titolare. Castrovilli è pratico, per dirla con una metafora, ti “porta sempre il grano a casa”, il giovane che si affaccia per la prima volta alla Serie A difficilmente trova subito continuità. Ma sia chiaro che non mi riferisco ai giovani viola, per gestire la loro carriera c’è il direttore (ride, ndr)». 

BENASSI. Sì, Marco per altro è uno di quei giocatori mai… protetto da nessuno. Mi spiego meglio: per arrivare a fare quello che ha fatto ha sudato mille volte, senza occhi benevoli da parte di nessuno. Basti vedere le critiche che spesso rimedia, nonostante la passata stagione sia stato il giocatore capace di segnare più tutti. E’ ancora sottovalutato, sono convinto che ci darà una grande mano”. 

ZURKOWSKI. “Ha tante potenzialità, ma gli servirà tempo. Non conosce ancora la lingua, si sta affrettando a cercare di bruciare i tempi. Con la pazienza potrà diventare un giocatore in grado di garantire 30-35 presenze l’anno”. 

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