Per entrambi l’avventura fiorentina non sarà solo una parentesi calcistica. Sia Badelj che Boateng sono stati presi anche col compito di guida tecnica e umana per i giovani
Kevin Prince Boateng da una parte, Milan Badelj dall’altra. Personalità di chi ha vestito maglie di Milan e Barcellona e che adesso si prenderà la maglia numero 10 che a Firenze lo sanno tutti il peso che ha, attribuiti di chi ha indossato la fascia per Davide Astori e guidato uno spogliatoio al superamento di un momento umanamente drammatico.
Classe 1987 uno, 1989 l’altro. Tecnica, duttilità e qualità, ma anche e soprattutto esperienza. Perché sia Badelj che Boateng sono stati presi anche con il compito di far crescere i calciatori giovani che ha già in rosa la Fiorentina, e che dal mercato andrà a prendere. Un po’ come quando Vecino, nonostante non potesse giocare per il tesseramento posticipato, rimase a Firenze a lavorare in mediana assieme a calciatori come Borja, Aquilani e Pizarro.
“Badelj non è solo un calciatore, ma è anche un dirigente”, ha detto il ds viola Pradé nel presentare il croato. “Voglio aiutare tutti i miei compagni a crescere, magari dalla mia esperienza possono imparare qualcosa” ha ribadito lo stesso centrocampista viola. Musica perfettamente accordata con quanto detto anche da Boateng: “Ci sono tanti giovani da far crescere e già questa è una motivazione importante per me: ci sono 3-4 giovani veramente forti. Io li voglio aiutare”.
Calciatori, che dovranno fare la differenza e contribuire con le loro giocate alla risalita della Fiorentina, allenatori, che dovranno far crescere gli altri compagni, e anche uomini, perché l’anno scorso in quello spogliatoio imploso dopo l’addio di Pioli si è visto quanto le doti di leadership siano mancate. E’ anche per questo mix che Boateng e Badelj sono stati presi. Qualità che si pagano, certo. Ma sulle quali, a volte, è meglio non risparmiare, perché alla fine dei conti possono fare la differenza. Soprattutto in un percorso di crescita che per forza di cose dovrà essere graduale.
Di
Gianluca Bigiotti