Parla il tifoso nerazzurro, protagonista con il figlio del fatto di cronaca allo stadio Franchi messo in luce dalla showgirl Melissa Satta
Salvatore Formisano, tifoso dell’Inter che domenica è stato costretto a lasciare la tribuna del Franchi per le offese rivolte a lui e a suo figlio Niccolò, ha parlato ai microfoni di Fcinter1908.it. Questa la sua ricostruzione della vicenda: “È stato tutto così strano, non abbiamo fatto nulla di così oltraggioso se non esultare ad un gol. Una reazione spontanea, un piccolo urletto, senza insultare nessuno. Non c’era malizia, né cattiveria, come dovrebbe essere sempre. L’altra sera si è addormentato molto tardi, non riusciva a spiegarsi quanto aveva visto e vissuto. Non ho saputo cosa rispondergli. Avrei voluto dirgli tante cose, ma sarei stato molto duro, per cui ho preferito non farlo”.
“Non voglio far la vittima, né cavalcare l’onda, ma è stato qualcosa di grottesco. Non volevamo prendere in giro nessuno. ‘Levati la sciarpa e vai via’, mi hanno detto. Lo spavento è stato forte perché avrebbero voluto allontanarci. Addirittura in un primo momento stavano portando via solo me, lasciando lì Niccolò. Il clima si è infiammato in un attimo, non mi sono nemmeno accorto in quel momento che avessero annullato il gol. Non era la prima volta allo stadio, gli altri anni siamo andati nel gabbione e stavolta siamo riusciti ad ottenere posti migliori. So bene che non tutti sono di quella maniera. Abbiamo avuto tanti messaggi di solidarietà, ringrazio le tante persone lo hanno rassicurato mentre ci spostavamo lì in tribuna e tutti quelli che ci sono stati vicini”.
GRAZIE ALLA FIORENTINA. “Ringrazio il signor Barone, ci ha fatto andare nel loro box e da lì abbiamo visto il secondo tempo. Ringrazio anche Melissa Satta, che ha parlato con Niccolò a fine primo tempo ed ha provato a tranquillizzarlo, così come il vicesindaco e la dirigenza tutta della Fiorentina”.
Niccolò tornerà allo stadio? “Lo riporterò prima possibile, avrei voglia di portarlo a Milano presto. Il trauma non deve restare, voglio che riassapori una cosa bella”.
Di
Redazione LaViola.it