Trionfo in Coppa Italia per la Primavera, tanti giovani pronti a spiccare il volo tra il finale di campionato e Moena: da Beloko a Meli e Lakti
Al di là della gioia e della soddisfazione per un trofeo in bacheca c’è qualcosa di più importante della vittoria di una Coppa Italia Primavera. La Fiorentina lo sa bene, visto che negli ultimi anni sono molti i prodotti del vivaio esplosi ai primi anni di Serie A. Ed è sulla scia dell’esempio Chiesa che la società si augura di avviare la ripartenza della prossima stagione, andando a pescare forze fresche dal settore giovanile, oltre ai coloro che sono andati a giocare altrove e torneranno in estate (Sottil, Gori e Cerofolini per fare qualche nome). Così scrive il Corriere Fiorentino.
IN RAMPA DI LANCIO. Dusan Vlahovic e Tofol Montiel la prima squadra l’hanno già conosciuta. La vittoria di venerdì sera conferma la crescita di un gruppo di nati nel nuovo millennio dal quale Montella potrebbe pescare diamanti grezzi, da svezzare e far maturare in linea con i programmi societari. Facce giovani da scoprire in questo finale di campionato o nel ritiro di Moena. A cominciare da Nicky Beloko, per molti prossimo ad aggregarsi alla prima squadra. Nato in Camerun ma a tutti gli effetti svizzero, la Fiorentina l’ha acquistato dal Sion quando già era nel giro delle nazionali giovanili, lui sta confermando quanto di buono si diceva sul suo conto. Discorso simile anche per il capitano, Erald Lakti, mediano dalla forte personalità o per Marco Meli.
DIFENSORI. In difesa ha lanciato buoni segnali il greco Georgios Antzoulas, centrale, mentre tra i più impiegati c’è il terzino destro Gabriele Ferrarini rimasto fuori dalla finale soltanto per un fastidio nel prepartita. Non fosse per la giovane età del portiere titolare Lafont lo stesso Ghidotti meriterebbe una menzione.
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Redazione LaViola.it