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Babacar, un bomber da 30 punti per la Fiorentina. Tra panchine e mercato, è spesso decisivo

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Un attaccante da 30 punti. Come 30 è il numero che porta sulle spalle. Questo è per la Fiorentina Khouma El Babacar. Trenta punti portati alla causa viola, dal senegalese, da quando frequenta la prima squadra. Ovvero da quel 2009/2010, quando Prandelli fece esordire quel “ragazzo dalle potenzialità illimitate”. Da allora ne è passata tanta ‘di acqua sotto i ponti’ di casa Fiorentina, così come la storia di Baba ha avuto molte oscillazioni. Picchi alti, momenti di delusione. Ma l’eterno giovane è sempre lì, a 23 anni, a giostrare tra campo e panchina, affezionato a Firenze e ai tifosi viola. E spesso decisivo.

Già, perché in 91 presenze in maglia viola Babacar ha portato 30 punti. Mica male, anzi. Anche perché di queste 91 presenze ben 22 sono da registrare come subentri nei 10′ finali delle partite. Ma proprio in quei minuti finali, Baba è spesso letale. Di 16 gol fatti in Serie A in maglia viola, ben 8 il senegalese li ha segnati nei 20′ finali (il 50%). Dei 27 totali (considerando le coppe), 12 siglati nei 20′ finali (o ai supplementari). Arrivando spesso ad aggiustare il risultato in favore viola.

L’ultima riprova ieri sera, quando a scardinare la difesa di un Palermo arroccatissimo ci ha pensato proprio lui, Khouma 30, con una ‘zuccata’ vincente. Così come accadde l’anno scorso, sempre al Franchi contro l’Inter, quando fu una zampata di Baba a regalare i tre punti viola (2-1 finale). O come due anni fa, quando il senegalese firmò l’1-1 nel finale sia a Torino contro i granata, sia a Kiev contro la Dinamo (ai quarti di Europa League).

Oltre ai casi citati, negli anni in viola i gol di Babacar hanno portato punti contro Udinese e Qarabag (quest’anno), Carpi e Genoa (2015/2016), Sassuolo, Chievo, Udinese, Torino, Inter e Guingamp (2014/2015), Empoli e Reggina in coppa Italia (2010/2011), Chievo in coppa Italia (2009/2010). Per un totale, in definitiva, di 30 punti portati alla causa viola. Il doppio esatto di Nikola Kalinic, che con i 23 gol segnati in 60 presenze in viola ha portato 15 punti.

Da panchinaro di lusso a risorsa, Babacar ogni tanto risorge… e risolve. Dopo quattro panchine di fila in Serie A, Khouma torna titolare e decisivo. In questo campionato ha una media di un gol ogni 131′ giocati, in Europa di una rete ogni 87′ (media generale di un gol ogni 105′ giocati, per sette centri totali). Per farci un’idea, Kalinic ha una media di un gol ogni 191′ di questa Serie A, Immobile di un gol ogni 146′, Higuain una rete ogni 141′, Muriel a segno ogni 170′, Bacca ogni 154′.

Ora qualche settimana da provare a vivere (ancora) da protagonista, poi i riflettori del mercato si accenderanno nuovamente su Babacar. “Sta crescendo tantissimo, è disponibilissimo ad imparare. E con noi crescerà ancora molto”, ha ribadito Sousa ieri sera. Già, il portoghese, tanto bastone e qualche carota per Baba, esempio di centravanti pratico e non moderno (in stile-Kalinic). Ma quando hai una carta così da poterti giocare, dall’inizio o a gara in corso, impossibile privarsene facilmente. Da una parte la voglia di giocare ed incidere con continuità, dall’altra la consapevolezza che, comunque, ci sarà sempre un ‘9’ croato davanti nelle gerarchie. Nel mezzo, tanto lavoro e dedizione, da professionista. Da uno che ama la maglia viola, Firenze e i tifosi viola. Basta vedere quell’abbraccio al 93′, che senz’altro resta l’immagine più bella di una fredda serata al Franchi.

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