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Babacar, i numeri sono dalla sua parte. Ora convinca i più scettici e si conquisti la Viola

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Minuti giocati: 4834. Presenze: 104. Reti: 31. Il rapporto dice un gol ogni 156’. Il nome è quello di Khouma El Babacar. Niente male come media realizzativa. Tanto più, è bene sottolinearlo, non si parli dell’attaccante titolare ma di quello di ‘scorta’. Già all’inizio dello scorso campionato si pensava che per il senegalese ci fosse più spazio e, di conseguenza, la definitiva consacrazione ma l’arrivo e l’esplosione di Nikola Kalinic lo hanno relegato in panchina. Ciò che viene rimproverato al numero 30 gigliato è la scarsa attitudine al gioco di squadra, al ‘sacrificio’. In particolare, ciò è mancata nella passata stagione. Non gli ha mai fatto difetto, però, il gol, l’istinto del vero centravanti. Questo no. I numeri stanno li a dimostrarlo. Il suo modo di stare in campo, che in alcune circostanze lo ha fatto passare come indolente, è stato il suo vero limite.

Da qualche settimana è cambiato anche questo. A precisa domanda, nel post gara di Genova contro la Sampdoria, sul suo cambiamento di atteggiamento, Babacar ha risposto: “Gli anni passano e devi avere qualcosa in testa, lavorare duro per ottenere risultati. Nel mondo di oggi nessuno ti regala niente”. Risposta migliore non ci poteva essere. In campo lo vediamo rincorrere gli avversari, essere il primo a fare il pressing, a proporsi ai compagni e fare a spallate per proteggere il pallone con le unghie e con i denti. Questo è il Babacar che i tifosi vogliono vedere. Se davvero gli è scattata la molla in testa e si è reso conto che per giocare a certi livelli c’è bisogno di più, la Fiorentina ha trovato una punta che può fare al caso suo. A luglio, con un nuovo tecnico alla guida della viola, Baba potrà ritagliarsi il suo spazio. Lo spazio che merita un ragazzo arrivato giovanissimo a Firenze, diventato fiorentino e cresciuto con la maglia gigliata addosso. Che fa gol e che aiuta la squadra. La strada intrapresa dal giocatore è quella giusta, sta a lui continuare a batterla e conquistarsi la maglia da centravanti titolare.

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