Un’estate con la valigia sempre in mano è stata quella appena trascorsa da Babacar. Il senegalese infatti ha vissuto e continua a vivere una situazione davvero complicata anche dopo un mercato in cui molti si aspettavano la sua partenza da un momento all’altro. Corvino ha cercato di trovagli una collocazione anche last minute ma le condizioni viola (10 milioni subito) non sono mai state soddisfatte né da club inglesi né tantomeno italiani che si erano avvicinati a lui. L’attaccante classe ’93 cresciuto nella Primavera viola continua a rimanere ai margini del progetto tecnico di Paulo Sousa e sembra avere davvero poche chance di riscatto quest’anno. Il mancato trasferimento però mette in luce due punti di vista diversi, uno tecnico e uno economico. Rispettivamente,per quanto riguarda il primo aspetto, dimostra comunque che la società consideri Babacar una pedina ancora importante su cui puntare all’occorrenza visto che i gigliati non ha preso altre punte pur avendo tre competizioni e non vogliono svederlo per questo motivo. ll secondo “meno buono” si farà puramente all’ingaggio del senegalese che ha un contratto lungo e pesante visto che l’estate scorsa è stato uno dei due (con Bernardeschi) talenti blindati a suon di milioni dalla Fiorentina e non sarà certo ceduto ad una squadra che il giocatore o l’entourage non ritengano all’altezza; quindi un aspetto meramente economico. Corvino nella sua prima esperienza gigliata è stato proprio colui che ha lanciato il senegalese in prima squadra dopo la trafila delle giovanili, ma il ragazzo forse demotivato dalla considerazione che ha di lui Sousa sembra aver perso le qualità che lo contraddistinguevano: potenza, voglia e fiuto del goal. Da ricordare infatti che durante la stagione passata, dopo la flessione di Kalinic, nel 2016 si è spento improvvisamente anche l’attacco viola con Babacar che chiamato in causa ha sempre risposto quasi in modo “svogliato” . Forse sarebbe stato meglio mandarlo un anno in prestito per averlo più maturo anche perché il ragazzo non sembra dimostrare molta pazienza in linea ormai con i tempi presenti. Non resta quindi, almeno fino a gennaio, sperare che l’attaccante ventitrenne non sprechi le poche cartucce che ha a disposizione e che Sousa gli concederà visto che avrà poco spazio giocando sempre ad una punta. Bisogna comunque ricordare a favore del senegalese che prima di una netta flessione Babacar di goal importanti rispetto al minutaggio che ha avuto ne ha fatti. Resta quindi solo da aspettare il momento in cui lo rivedremo in campo e capiremo se il giovane attaccante affronterà bene le difficoltà e saprà cogliere l’opportunità.
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Babacar, dopo il mercato è l’ora della verità
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