TERZA vittoria consecutiva per 1-0, è la striscia migliore di tutto il campionato e può restare in vita, perciò, l’idea vaga della rincorsa europea. Domenica di rivincite anche per Sousa, che come spesso gli capita aggiunge un paio di pennellate naif alla formazione iniziale (fuori Saponara e Chiesa, dentro Milic e Cristoforo), ma alla fine vince la Fiorentina e questo basta al tecnico per rovesciare un barile di disprezzo sui cronisti: «Con voi l’onesta non è mai servita». Non è – in generale – un periodo particolarmente elegante a livello di rapporti e anche i tifosi mantengono viva una sottospecie di rancore difficile da domare, nonostante le tre vittorie consecutive abbiano ammorbidito la tensione.
CONTRO il Bologna risolve Baba, che sale a quota 6 in campionato (bel gol, ma senza esultanza) pur essendo stato messo spesso in disparte e il Bologna lascia a Firenze la pessima impressione di essere una squadra così orizzontale da sfiorare lo zero assoluto. Tatarusanu quasi non si scalda i guanti e Sanchez fa addirittura il centrale (bene) in una difesa che non prende gol da 391 minuti. Nel primo tempo è formidabile la tentazione di sbadigliare, fra ciabattate e passaggi sbagliati emerge soprattutto la poca voglia di aumentare il ritmo contro un avversario che si chiude e non riparte. Cristoforo gioca mediano con Badelj e molti errori commette in percussione, mentre Milic a sinistra sbatte quasi sempre contro un muro, nonostante la generosità.
CAMBIA il senso della partita viola nella ripresa, quando Babacar entra al posto di Kalinic (infortunio alla schiena) e di testa sovrasta subito Maietta deviando nell’angolino un cross abbastanza molle di Milic. Bell’esercizio di coordinazione e potenza, la Fiorentina da lì riprende quota avendo improvvisamente aumentato l’autostima in se stessa. Borja riemerge dopo un primo tempo dispersivo – due tiri fra l’altro inguardabili – e sale sul podio dei migliori per come attraversa la partita da todocampista. Il Bologna infatti resta chiuso, ma concede spazi: da qui si capisce che la giornata dei rossoblù è di basso livello. Entra anche Saponara, che sicuramente si aspettava di partire titolare, e Mirante gli toglie la gioia di segnare il secondo gol in campionato. Nel finale bella punizione di Borja – prescisa ma un po’ lenta – che il portiere riesce a deviare. Benino anche Tello, appuntito il sorriso finale di Sousa che questa volta, almeno, non si becca i cori di contestazione dalla Fiesole. Clima freddino, anche se le vittorie sono tre di fila e l’idea della rincorsa europea può restare in vita.

Di
Redazione LaViola.it