La Fiorentina ha bisogno come il pane di continuità, questa è la parola d’ordine, l’unica che può portare fuori i viola da questa situazione. La squadra pur avendo ancora una delle migliori difese del campionato nonostante il momento non felicissimo di Gonzalo e di Tatarusanu non riesce a fare la differenza là davanti.
A parte la parentesi costituita dalle vittorie Slovan-Cagliari i gigliati fanno poco male davanti e se per giunta Kalinic in un momento di buona forma viene lasciato in panchina da Sousa, la Fiorentina rimane ancora meno pericolosa e concreta.
Si è vista proprio nell’ultima uscita con il Crotone, seconda peggiore difesa del campionato, come Babacar rimanga ancora “acerbo” nel senso che non riesce a sbocciare definitivamente, un’illusione che non sembra diventare mai realtà. Il senegalese va sopratutto in difficoltà quando gioca da solo senza Kalinic come mercoledì. Il problema di Babacar potrebbe essere sia mentale che tattico. Da un lato movimenti sbagliati, appoggi non precisi, poca protezione della palla e errata occupazione degli spazi e dell’area. Dall’altro forse un problema di testa con mancata concentrazione e un atteggiamento poco incisivo, con poca voglia.
L’attaccante non sembra assolutamente in linea e a proprio agio con il gioco viola ed inoltre manca proprio di quella continuità che serve alla Fiorentina. La squadra viola non è ancora mai riuscita a vincere due partite di fila e se il problema goal sembrava essere superato la gara contro il Crotone lo ha fatto tornare fortemente d’attualità. Nelle cinque gare giocate al Franchi i viola hanno segnato solo tre volte e tutti con centrocampisti o difensori; è l’ora di una svolta.

Di
Gianmarco Romano