Attesa per Tessmann, Lovric in stallo. La Viola aspetta aperture per McKennie e Casadei

Servono due acquisti a centrocampo, il primo può essere l’americano del Venezia. Piace anche lo sloveno, ma con l’Udinese non ci sono passi avanti

Tutto su Tessmann no, inteso come ora e subito, anche perché lo statunitense è ai Giochi di Parigi con la propria Nazionale, ma Tessmann un po’ alla volta sì: il centrocampista del Venezia è ormai il prescelto della Fiorentina per diventare il rinforzo numero uno del centrocampo viola, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

VICINI. La Fiorentina sta agendo con il Venezia e con i rappresentanti del giocatore. C’è il gradimento di Palladino per il mediano-playmaker del Venezia, uomo giusto al posto giusto per dettare i tempi delle due fasi di gioco. C’è il gradimento del diretto interessato verso Firenze. Offerta da quattro milioni più bonus per arrivare a cinque presentata alla società lagunare, a cui si è poi aggiunta quella rivolta a Tessmann da cinque anni di contratto (quattro più uno) al doppio di quanto guadagna (mezzo milione a stagione) al momento. Il Venezia di milioni ne chiede fino a sette, con il giocatore esiste già un accordo formale che andrà solo trasformato in contratto quando sarà.

SANDI DOPO TANNER. Siccome di rinforzi a centrocampo a Palladino ne servivano e ne servono due, la scelta ad ora è sempre ristretta a uno tra Sandi Lovric e Weston McKennie, con Cesare Casadei sullo sfondo e non significa che ci rimanga. Lo sloveno di origine austriaca è entrato presto nei radar viola, tanto da favorire una trattativa che però con il trascorrere dei giorni (tanti) non ha prodotto avanzamenti significativi e la distanza (3-4 milioni) che rimane con l’Udinese non induce un granché all’ottimismo.

MCKENNIE E DINTORNI. E poi c’è l’americano che la Juventus ha messo in cima alla lista dei partenti: qui la trattativa non c’è e non sarebbe nemmeno semplice andare a comporla, ma c’è l’idea che ha bisogno di un’apertura (dei bianconeri e soprattutto del calciatore). Discorso che vale pari pari per Casadei, a sua volta non più dentro i programmi del Chelsea: anche qui serve l’apertura dei Blues alle condizioni viola.