Attacco: numeri impietosi. La Fiorentina non ha ancora sostituito Vlahovic

Cambiano i moduli, i giocatori ma alla fine il risultato non cambia: la Fiorentina non segna. E i numeri sono impietosi

Invertendo l’ordine dei fattori, il risultato non cambia. Vale in matematica ma, pensando all’attacco, anche per la Fiorentina. Uomini, soluzioni, moduli. Gira e rigira però, il problema resta. I viola non segnano. E quella di ieri, da questo punto di vista, è stata l’ennesima conferma di quanto sia salato il prezzo che questa squadra sta pagando all’assenza di un (vero) centravanti. Scrive il Corriere Fiorentino.

Del resto, basta guardare i numeri. Alla fine del girone d’andata sono 21 i gol fatti, con una media di 1,10 a partita. Poco. Quasi niente, se l’ambizione è tornare in Europa. E sarà anche troppo semplice limitare il confronto con la passata stagione all’assenza di uno come Vlahovic. Eppure, anche in questo senso, i dati parlano abbastanza chiaro. Un anno fa infatti, a giro di boa la Fiorentina aveva segnato 34 reti (13 in più di oggi) di cui, 17, portavano la firma del bomber serbo. Un coltello che continua ad affondare in una ferita che non smette di sanguinare. Anche perché, nonostante i (tanti) tentativi, la società non è ancora riuscita a sostituirlo.

Piatek, Cabral, Jovic. Di tre prime punte acquistate dal gennaio scorso, ancora non se n’è fatta una. E così ieri, Vincenzo Italiano ne ha provata un’altra. Ha rinunciato a Jovic (bocciato dopo la bruttissima prova di Roma). E ha riproposto Kouame nel ruolo di centravanti.