Palla a Commisso e al suo staff, ma finora nulla si è mosso. Può arrivare Brekalo, ma è fermo da mesi e difficilmente può risolvere il mal di gol
Una sola vittoria nelle prime quattro gare del 2023 – con il Sassuolo su rigore al 91’ – un pari casalingo col Monza e due ko sconfitte fila, all’Olimpico con la Roma e col Torino l’altro ieri al Franchi. Si spiegano così la classifica anonima e la crisi di risultati e gioco di questa Fiorentina fischiata in tutte le sue componenti (dirigenza compresa) dai tifosi sempre più furiosi e delusi. Così scrive Tuttosport.
DA VLAHOVIC IN POI. Un problema, quello del gol, di cui i viola soffrono da quando hanno ceduto Vlahovic e la società non ha saputo risolvere sbagliando scelte e investimenti. Che accadrà in questi ultimi giorni di mercato? Commisso e il suo staff negli inevitabili confronti di queste ore avranno capito che urgono rinforzi lì davanti per provare almeno a tener vivi gli obiettivi rimasti (Coppa Italia e Conference)? Di nomi da tempo ne stanno circolando (Arnautovic, Beto, Belotti, Colombo, Nzola, Petagna), tra i tifosi c’è chi rimpiange Simeone e chi sogna Zapata, ma nulla finora si è mosso.
ITALIANO SCONSOLATO. «Se serve un altro centravanti? Abbiamo Cabrale Jovic, hanno qualità ma non ci trascinano, non fanno gol… Non spetta a me parlare di mercato, chiedete alla società», la risposta di un sempre più sconsolato Italiano. Tra oggi e domani sono attesi Sirigu (contratto fino a giugno con opzione) in staffetta con Gollini che va a Napoli, e Brekalo, accordo di 4 anni, 1,5 milioni al Wolfsburg e percentuale sulla futura rivendita (ma occhio alla Dinamo Zagabria). Il croato però non gioca da ottobre e anche per questo il suo arrivo non scalda il popolo viola né appare la soluzione al mal di gol.
Di
Redazione LaViola.it