Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, spiega la sua posizione sulle riforme dei campionati
Parla così Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta al Corriere della Sera: “Siamo impegnati su tre fronti e avremo bisogno di tutti. Abbiamo allestito una rosa ampia per questo”.
DECRETO CRESCITA. “La sua soppressione a campionato in corso non aiuta i club a programmare. È un danno che penalizza tutti, anche lo Stato. A maggio c’era una squadra italiana in ogni finale delle tre coppe europee. Adesso sarà più difficile”. Riduzione squadre in A? “Sarebbe un errore. Premesso che noi siamo per la meritocrazia nello sport, altrimenti l’Atalanta non avrebbe giocato tre anni di fila in Champions, siamo contrari alla Superlega e al cambio di format. La riforma dei campionati non si fa riducendo il numero delle partecipanti alla serie A. Se noi lasciassimo libere delle date le occuperebbero gli altri tornei: coppe europee e Nazionali. Più si gioca e più soldi arrivano, funziona così. Per questo dobbiamo difendere il campionato. Il problema è nel numero eccessivo di club professionistici: 100 sono troppi. Parliamo di contenuti: un numero minimo di giocatori italiani, un ampliamento delle liste”.
VAR. “La Var è un grande passo avanti, ormai irrinunciabile. Il problema è l’uniformità delle decisioni. Io introdurrei due chiamate a partita a disposizione degli allenatori. Sarebbe un modo per coinvolgerli e stemperare le tensioni, migliorando il dialogo”.
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Redazione LaViola.it