Rassegna Stampa

Atalanta-Fiorentina tra liti, antipatie e rigori

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Si ripropone la rivalità tra nerazzurri e viola, due squadre che puntano a essere la ‘settima sorella’

In principio fu Gasperini, ricorda il Corriere Fiorentino. “Ci vedono come quelli che le hanno rubato il posto e vogliono riprenderselo”. È passato quasi un anno da quando il tecnico dell’Atalanta pronunciò quelle parole e nessuno immaginava che si sarebbero rivelate profetiche. E invece il controsorpasso iniziò già il giorno dopo quando, alla terza di campionato, la Fiorentina sbancò Bergamo e chiarì a tutti che quella appena iniziata sarebbe stata la stagione del riscatto.

Quell’1-2 suonò come la conferma che i viola erano pronti a riprendersi quel posto da intrusa al tavolo delle grandi che le era stato tolto dalla banda del Gasp. Com’è andata si sa, e pazienza se per qualcuno sono stati proprio i nerazzurri, sul finale del campionato, a mollare la presa per poter ripartire senza il peso della Conference. Domenica andrà in scena l’ennesimo atto di quello che sta diventando una specie di classico, con tutti gli ingredienti del caso: polemiche, antipatie, episodi da rinfacciarsi l’un l’altro, obiettivi. Fiorentina e Atalanta di recente sono state le uniche a infilarsi tra le solite note e, visto che per quel treno destinazione Europa ci sono soltanto sette biglietti disponibili, tra le due ottave sorelle non poteva che nascere una (forte) rivalità.

Certo, guardando i numeri, non ci sarebbe storia. Oggi i nerazzurri viaggiano su una dimensione (economicamente parlando) nemmeno immaginabile per il club di Commisso. Prendiamo i ricavi: circa 80 milioni, quelli della Fiorentina, contro i 242,6 certificati dall’ultimo bilancio della Dea. E poi ancora. Secondo transfermarkt la rosa dell’Atalanta vale 329,50 milioni, mentre quella dei viola si ferma a 266,65.

“Loro — ha detto Commisso nella conferenza stampa del 6 settembre scorso — Per entrare nelle prime dieci ci hanno messo sei anni, io in tre ho riportato la Fiorentina in Europa”. Un concetto che testimonia quanto sia sentito il confronto. A rendere teoricamente impari la sfida di domenica ci sono anche i risultati di questo avvio di stagione. Da una parte la capolista (al pari del Napoli), ancora imbattuta e capace, nelle prime sette giornate, di incassare soltanto tre gol. Dall’altra un gruppo alla ricerca della continuità e che, in trasferta, non vince dal 10 aprile. Eppure, i pronostici son fatti per essere ribaltati.

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