
Il capitano della Fiorentina, Davide Astori, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport-Stadio. Eccone alcuni passaggi principali:
In città, ci sono due partiti: gli inguaribili ottimisti e i pessimisti cronici. Dove sta la verità? «Come ho appena detto, questa è una squadra quasi tutta nuova, serve tanto equilibrio. Percepiamo anche noi queste due anime della città: a me piace leggere tutto, per toccare con mano il polso della situazione che stiamo vivendo, ma noi calciatori dobbiamo essere bravi a restare impermeabili».
«Allo spogliatoio arriva tutto, è inutile nasconderlo, ma questo non deve essere un alibi. Io sono il primo a dire che perdere quattro partite su sette è troppo. Stiamo lavorando per diventare sempre più maturi dentro, perché poi dimostrare la nostra vera identità verrà di conseguenza. Il nostro primo traguardo deve essere quello di diventa e una squadra per capire poi dove potremo arrivare e a cosa ambire». (…)
«Confermo tutto, è il giocatore che mi ha stupito di più per mentalità, è sicuramente pronto, sa dove vuole arrivare ed è molto forte».
«Hugo è un centrale molto forte, ha solo bisogno di tempo perché arriva da una realtà, il Brasile, completamente diversa. Nel Brasilerao è tutt’altra cosa, il ritmo, la qualità di gioco, quasi tutto. E’ ingiusto criticarlo dopo averlo visto solo 90 minuti, alla prima di campionato».
Quanto manca al suo… prolungamento di contratto? E’ ottimista?
«Sì, la partenza è stata quella giusta. Dalle prime parole scambiate non posso che essere contento: ci continuiamo a lavorare».

Di
Redazione LaViola.it