Connect with us

Rassegna Stampa

Astori, la difesa di Galanti: “La morte di Davide non era prevedibile”

I consulenti del professor Galanti nel processo sulla morte di Astori: “Non furono evidenziati elementi per sospendere l’idoneità sportiva”.

Quanto emerso dall’esame post mortem sul calciatore non era «sospettabile in vita» e «quanto tragicamente accaduto, stante l’assenza di sintomi, alterazioni elettrocardiografiche» aveva «il carattere dell’imprevedibilità e non prevenibilità». Sono le conclusioni dei consulenti della difesa di Galanti, i prof Vittorio Fineschi, Massimo Volpe e Gianfranco Sinagra, rispettivamente ordinario di medicina legale, cardiologia alla Sapienza di Roma e cardiologia a Trieste. Una contro consulenza che definisce «scrupoloso» il lavoro di Galanti, e al tempo stesso smonta le conclusioni per l’accusa del professor Corrado dell’università di Padova.

NESSUNA CERTEZZA. Per Fineschi-Volpe-Sinagra, era una scelta «scientificamente supportata» quella di non procedere a un holter o una risonanza cardiaca, e «non è possibile affermare che l’esecuzione di un holter avrebbe con ragionevole certezza evidenziato forme aritmiche complesse». Anche la risonanza magnetica cardiaca, secondo i consulenti di Galanti, non sarebbe stata in grado di identificare «alterazioni strutturali e funzionali» e non c’è certezza sulla presenza di lesioni «apprezzabili alla risonanza nei mesi, o negli anni, precedenti al decesso». Per gli esperti, infine, «non furono evidenziati elementi per sospendere l’idoneità sportiva, né si può affermare che ciò avrebbe con certezza evitato l’evento aritmico fatale, occorso peraltro nel sonno e non durante attività fisica». 

4 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

4 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

4
0
Lascia un commento!x