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Astori, il leader al 1° gol in viola. Carisma… da capitano

Ha dovuto aspettare la 51° partita, per gioire per il primo gol in maglia viola. Davide Astori, leader riconosciuto dello spogliatoio viola. Uno che ci mette sempre la faccia, nelle vittorie e soprattutto nelle sconfitte. Qualità per pochi. Giocatore di carisma, trascinatore nei momenti difficili. Ieri ha ripreso per i capelli una partita maledetta, giocata da più o meno tutti i suoi compagni senza il giusto atteggiamento. Con poco criterio, a tratti anche con poco rispetto dei tanti tifosi che sotto il nubifragio continuavano a sostenere la squadra.

Su quel pallone infilato in rete con semplicità, da meno di due metri, all’85’, c’era tutta la voglia di regalare una gioia alla Curva Fiesole. Dopo una serata maledetta. Aiutare la squadra a portare a casa almeno un punto. Grinta e determinazione, come nei contrasti e negli interventi sugli avversari, per tutta la partita. Anche Astori, nella serataccia complessiva, qualche sbavatura l’ha commessa, ma l’atteggiamento è sempre stato giusto. È stato, con i numeri, il giocatore con più occasioni da gol della Fiorentina, contro il Crotone. Spesso a provare il cross, a spingersi in avanti. A fare, in sostanza, ciò che solitamente non si chiede ad un difensore. Alla fine, come premio, è arrivato anche il gol.

Chi lo conosce da vicino lo racconta come un vero professionista. Un lavoratore e un trascinatore, come confermò anche Manuel Pasqual nel giorno del suo addio alla Fiorentina. “Sarà Davide il mio erede”, disse l’ex capitano viola. Confidando di sperare che la sua fascia potesse andare presto sul braccio di Astori. Un giocatore sempre presente, italiano, rappresentante della squadra e della società in più sedi. Apprezzato anche dai tifosi, il numero 13 viola. Soprattutto per quanto emerse dal pomeriggio di Empoli, nell’aprile scorso. Con Astori che, nel momento di assoluta crisi viola, usò termini non certo blandi per provare a scuotere il gruppo. Mettendosi in gioco in prima persona, per provare a dare la scossa.

“A me piace vivere lo spogliatoio nel bene e nel male e avere responsabilità”, disse ad inizio stagione Astori. Dopo 51 gare, e solo 8 saltate da quando è in viola, è arrivato anche il primo gol. Curiosità: la rete è arrivata pochi giorni dopo il primo assist in viola, ovvero quello per Kalinic a Liberec in Europa League.

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