Milan, Valencia e non solo sui difensori viola. Per il club e per Iachini sono incedibili, ma il mercato è lungo
Alzare un muro attorno ai suoi difensori per proteggerli da eventuali assalti. Tra le prime richieste avanzate da Beppe Iachini, al momento della sua conferma come allenatore della Fiorentina a fine della scorsa stagione, c’era quella di non svendere e spacchettare la difesa. Il punto di forza del gruppo viola, quella linea a tre composta da Milenkovic, Pezzella e Caceres che sotto la sua guida aveva fatto così bene, specie nelle gare dopo il lockdown. Quando si ha un reparto così collaudato e affiatato, è chiaro che si debba ripartire proprio da lì, scrive La Repubblica.
TRIO. Dunque i tre non si toccano, o almeno questa è la speranza di Iachini che infatti ha deciso di modellare la sua squadra e il suo impianto tattico a partire proprio da loro. Il 3-5-2 oppure il 3-4-2-1, purché quei tre giocatori siano nelle loro posizioni. Fin qui tutto ha filato liscio ma il mercato è ancora lungo e il 5 ottobre pare un miraggio quando le big iniziano a interessarsi ai tuoi pezzi pregiati. Se Caceres ha rinnovato automaticamente e rimarrà un’altra stagione, ecco che i due da proteggere ancora per qualche settimana sono Pezzella e Milenkovic.
GERMAN. Il capitano già la scorsa estate ha deciso di rimanere a Firenze nonostante alcune offerte decisamente importanti da Napoli e Roma. Una scelta di cuore per un punto di riferimento che a 29 anni indossa la fascia in ricordo di Davide Astori e potrebbe pensare anche di rinnovare il contratto attualmente in scadenza nel 2022. Se ne riparlerà a mercato chiuso, nel mese di ottobre. Senza fretta, come normale che sia nella logica di una dirigenza che non teme colpi di scena su quel fronte. Anche se Pioli, tecnico del Milan, e il Valencia sperano ancora. Finora la Fiorentina ha fatto intendere che Pezzella non si tocca, anche per una cifra intorno ai 20 milioni di euro.
NIKOLA. Stesso discorso per Milenkovic, assistito da Ramadani e col contratto in scadenza (come Pezzella) nel 2022. Qui il concetto non cambia ma i contorni sono differenti. Perché questa finestra di mercato potrebbe essere l’ultima per monetizzare in maniera adeguata una eventuale plusvalenza. Il serbo, infatti, arrivò tre anni fa per 5 milioni dal Partizan e adesso il suo valore si aggira intorno ai 40 milioni. Milan e Napoli su di lui ma anche club di Premier League. L’atteggiamento del difensore non cambia, non si oppone a una permanenza ma trattare con Ramadani non è semplice e nel caso Milenkovic rimanesse, ecco che il rinnovo sarebbe tutt’altro che scontato. Un bel dilemma che Commisso, in arrivo la settimana prossima, dovrà risolvere.

Di
Redazione LaViola.it